CONVOCAZIONE UFFICIALE DEL 07/06/2012 PRESSO ASSI, ROMA
Giovedì 07 giugno 2012 presso la Sede dell’ASSI, ex UNIRE, vi è stato l’incontro tra il dott. Ruffo, Segretario Generale, il dott. Vaccari (rappresentante Ministero dell’Agricoltura) e tutte le categorie rappresentanti l’Ippica.
“Ottima” la relazione del dott. Ruffo che come punto principale ha comunicato il solito calo del montepremi, stavolta del 15% escludendo Gran Premi, visto che il resto del mondo ippico è figlio di un Dio Minore, salvando, secondo Lui, la qualità (non si comprende di che tipo, però!)
Poi il nulla…….
Il Dott. Vaccari ha comunicato tranquillamente che la partenza di qualche riforma sulle scommesse da parte di AAMS (Monopoli di Stato) dovrebbe slittare ancora, dal mese di febbraio si è passati a maggio, ora a settembre/ottobre. E sempre si parla al condizionale!
Dopo aver ascoltato alcuni interventi, ho preso la parola, con toni molto duri e fermi, e mi sono rivolto al dott. Vaccari, ricordando che circa quattro anni fa anche lui era presente alle audizioni videoregistrate presso il Ministero dell’Agricoltura dove sono stato il primo dei circa 270 intervenuti che contribuirono a creare il famoso Piano Industriale dell’allora Ministro Zaia, già da allora i famosi punti per la riforma delle scommesse erano stati individuati , ma ad oggi si parla ancora sempre e solo di una loro attuazione al futuro.
AAMS, la Politica e la Burocrazia tutta dopo anni ancora una volta continuano a “prenderci per i fondelli”. Ci convocano, e per dire cosa? Con una costanza estenuante comunicano tranquillamente l’ennesimo calo del Montepremi. Non certamente il calo degli stipendi di chi da anni ci gestisce, e che sta portando l’ippica ad un punto di non ritorno.
Ho fatto notare che la cosa peggiore per noi, a parte le difficoltà economiche a cui il “loro” sistema ci ha costretto, è sentirsi presi continuamente in giro ed ho chiesto di riferire al Ministro che d’ora in avanti la nostra protesta sarà non più civile, ma durissima.
Noi dipendiamo dall’unico settore, quello dei giochi, che in poco tempo da 8 miliardi di euro è passato a 90 miliardi di euro di fatturato, quindi i discorsi che il Paese è in crisi in questa realtà non reggono , visto che l’ippica è stata sacrificata da AAMS e dagli assuntori del gioco per lanciare tutte le tipologie di giochi che più facevano loro comodo, usando le reti gratis e mettendoci in condizione di non riscuotere il dovuto dai minimi garantiti e dai canoni TV dai soliti noti.
Non sono sicuramente discorsi vecchi o da dimenticare in quanto il tracollo dell’Ippica è iniziato da lì con un crescendo continuo che è sfociato nell’ultimo episodio vergognoso da parte della Politica nel far sparire dal Bilancio 2012 i famosi 115 milioni di euro che la Legge 185 aveva destinato a Montepremi.
ASSI/Unire e Politica sono riusciti a far passare settimane, mesi, anni senza cambiare nulla, promettendo e mai mantenendo, aggrappandosi a quel “sistema ippica” che è descrivibile oggi con un solo aggettivo: fallito!
Sistema che portato al crollo della parte produttiva del settore, mettendo alla fame noi operatori, che mai come ora ci sentiamo “presi in ostaggio”.
Solo costringendo chi di dovere ad affrontare una volta per tutte il problema sociale creatosi, con una forma di protesta durissima riusciremmo ad attirare l’attenzione, in caso contrario stavolta, le possibilità di ristrutturare l’Ippica saranno nulle.
Non dobbiamo fare diventare vincente la strategia di mettere alla fame l’ambiente, privandolo così anche della forza di reagire ai soprusi, strategia che AAMS e Politica stanno cercando di portare a compimento per ottenere lo scopo ultimo di azzerare il settore .
Solo il nostro amor proprio e quel poco di potere di reazione rimasto, a questo punto, può fare la differenza!
PREPARIAMOCI
Presidente AGIT
Enrico Dall’Olio
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