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associazione : CONVOCAZIONE UFFICIALE DEL 07/06/2012 PRESSO ASSI, ROMA
Inviato da roberto il 11/6/2012 14:17:00 (1426 letture)



CONVOCAZIONE UFFICIALE DEL 07/06/2012

 PRESSO ASSI,  ROMA


 






Giovedì 07 giugno 2012 presso la Sede dell’ASSI, ex UNIRE,
vi è stato l’incontro tra il dott. Ruffo, Segretario Generale, il dott. Vaccari
(rappresentante Ministero dell’Agricoltura) e tutte le categorie rappresentanti
l’Ippica.


“Ottima” la relazione del dott. Ruffo che come punto
principale ha comunicato il solito calo del montepremi, stavolta del 15%
escludendo Gran Premi, visto che il resto del mondo ippico è figlio di un Dio
Minore, salvando,  secondo Lui, la
qualità (non si comprende di che tipo, però!)


Poi il nulla…….


Il Dott. Vaccari ha comunicato tranquillamente che la
partenza di qualche riforma sulle scommesse da parte di AAMS (Monopoli di Stato)
dovrebbe slittare ancora,  dal mese di
febbraio si è passati a maggio, ora a settembre/ottobre. E sempre si parla al
condizionale!


Dopo aver  ascoltato
alcuni interventi, ho preso la parola, con toni molto duri e fermi, e mi sono
rivolto al dott. Vaccari, ricordando che circa quattro anni fa anche lui era presente
alle audizioni videoregistrate presso il Ministero dell’Agricoltura dove sono
stato il primo dei circa 270 intervenuti che contribuirono a creare il famoso
Piano Industriale dell’allora Ministro Zaia,  già da allora i famosi punti per la riforma
delle scommesse erano stati individuati , ma ad oggi si parla ancora sempre e
solo di una loro attuazione al futuro.


AAMS, la Politica e la Burocrazia tutta dopo anni ancora una
volta  continuano a “prenderci per i
fondelli”. Ci convocano, e per dire cosa? Con una costanza estenuante  comunicano tranquillamente l’ennesimo calo
del Montepremi.  Non certamente il calo
degli stipendi di chi da anni ci gestisce, e che sta portando l’ippica ad un
punto di non ritorno.


Ho fatto notare che la cosa peggiore per noi, a parte le
difficoltà economiche a cui il “loro” sistema ci ha costretto, è sentirsi presi
continuamente in giro ed ho chiesto di riferire al Ministro che d’ora in avanti
la nostra protesta sarà non più civile, ma durissima.


Noi dipendiamo dall’unico settore, quello dei giochi, che in
poco tempo da 8 miliardi di euro è passato a 90 miliardi di euro di fatturato,
quindi i discorsi che il Paese è in crisi in questa realtà non reggono , visto
che l’ippica è stata sacrificata da AAMS e dagli assuntori del gioco per
lanciare tutte le tipologie di giochi che più  facevano loro comodo, usando le reti gratis e
mettendoci in condizione di non riscuotere il dovuto dai minimi garantiti e dai
canoni TV dai soliti noti.


Non sono sicuramente discorsi vecchi o da dimenticare in
quanto il tracollo dell’Ippica è iniziato da lì con un crescendo continuo che è
sfociato nell’ultimo episodio vergognoso da parte della Politica nel far
sparire dal Bilancio 2012 i famosi  115
milioni di euro che la Legge 185 aveva destinato a Montepremi.


ASSI/Unire e Politica 
sono riusciti a far passare settimane, mesi, anni senza cambiare nulla,
promettendo e mai mantenendo, aggrappandosi 
a quel “sistema ippica” che è descrivibile oggi con un solo aggettivo:
fallito!


 Sistema che portato al
crollo della parte produttiva del settore, mettendo alla fame noi operatori,
che mai come ora ci sentiamo “presi in ostaggio”.


Solo costringendo chi di dovere ad affrontare una volta per
tutte il problema sociale creatosi, con una forma di protesta durissima
riusciremmo ad attirare l’attenzione, in caso contrario stavolta, le
possibilità di ristrutturare l’Ippica saranno nulle.


Non dobbiamo fare diventare vincente la strategia di mettere
alla fame l’ambiente, privandolo così anche della forza di reagire ai soprusi,
strategia che AAMS e Politica stanno cercando di portare a compimento per
ottenere lo scopo ultimo di azzerare il settore .


Solo il nostro amor proprio e quel poco di potere di
reazione
rimasto, a questo punto, può fare la differenza!


                                                    PREPARIAMOCI  


 


Presidente AGIT


Enrico Dall’Olio  


 


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