Non ci sono i premi di novembre e dicembre, ma il ragioniere vuol farne un’altra delle sue. Melzi deve sostituirlo subito per non restare coinvolto in qualche manovra poco chiara. Freccia d’Europa a Passionate Kemp, Lydia Tesio a Floriot. 
Un altro capitolo nero della gestione Unire di Franco Panzironi, che dovrebbe già essere a casa e che invece continua a fare danni. Per questo motivo Melzi lo deve mandare a casa al più presto possibile, rischia solo di rimanere invischiato nelle disastrose operazioni del segretario generale dell’Unire, che ha collezionato una lunghissima serie di perle contabili che hanno svuotato completamente le casse dell’Unire e ridotto il settore a chiedere la carità. Dovrà farlo Melzi, forse, per recuperare i 34 (importo pari al debito che l’Unire ha con le regioni) dei 40 milioni per il montepremi dei mesi di novembre e dicembre. Ormai è la resa dei conti, è inutile mettere a bilancio crediti inesistenti (si pensi ai 15 milioni di contributi Mipaf ) o già riscossi (dei 93 milioni di euro di residui attivi alla data dell’01.01.2006 68,604 milioni sono già stati incassati nell’anno 2005), maggiori entrate rispetto a quelle realmente riscuotibili o minori uscite rispetto a quelle effettivamente sopportate. Prima o poi i conti non tornano.La mancata riscossione di crediti per quote di prelievo, minimi garantiti e canoni Tv, la sovrastima delle entrate rispetto a quelle reali sono indubbiamente la causa di questo deficit finanziario.
Voci attendibili affermano che l’Unire voglia utilizzare entrate relative al 2007 per garantire il montepremi di novembre e dicembre 2006. Per l’art. 13 dello statuto Unire, il responsabile della predisposizione del bilanci preventivi e consuntivi, nonché degli assestamenti e delle variazioni di bilancio è il segretario generale. Ci permettiamo di sussurrargli che, alla luce di quanto previsto dal D.P.R. nr. 97 del 27 febbraio 2003 – Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici- a cui l’Unire si è uniformato (clicca qui), i principi contabili da applicare nella redazione del bilancio sono quelli previsti dagli artt. 2423- 2423 bis del C.C. e quelli elaborati dalla dottrina giuridica ed economica. Dunque la soluzione ventilata dai geniali amministratori dell’Ente (Melzi escluso, è arrivato adesso) va indubbiamente a violare il principio di competenza finanziaria ed economica (richiamato dalle normative soprammenzionate), poiché propone di coprire uscite relative all’anno 2006 con entrate relative all’anno 2007. A cascata verrebbe in tal modo disatteso il principio di “veridicità” del bilancio poiché non rispecchia le reali condizioni delle operazioni di gestione. I documenti di rendicontazione non fornirebbero in tal modo una rappresentazione veritiera e corretta della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’ente al termine del periodo. Verrebbe disatteso anche il principio di “annualità”, poiché l’unità temporale di riferimento è l’anno solare. Complessivamente l’aspetto ancor più grave è che l’Ente non ha osservato il principio cardine di contabilità pubblica, quello della copertura finanziaria tra entrate e uscite.
Ci consoliamo con le belle corse viste oggi, nel trotto e nel galoppo- A Napoli la campionessa finlandese Passionate Kemp ha vnto il Freccia d’Europa davanti a Malabar Circe As e Smashing Victory. I Criterium sono stati vinti da Idaho Bi tra i maschi e da In Wise As tra le femmine. Alle Capannelle di Roma la tedesca Floriot ha conquistato il Lydia Tesio e Il Cadetto è emerso vincitore nel Berardelli.
G.R.
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