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Unagt : Tg Comitato 29.4.08: Scommetti che così finisce male?
Inviato da roberto il 29/4/2008 23:48:30 (881 letture)

Puntate sportive alle stelle. Scommesse ippiche in declino.



Scommesse sportive alle stelle.
Puntate ippiche, invece, sempre più declino.
Per le prime, infatti, si registra un aumento del 77% nel mese di marzo e tre quarti della nuova rete già attiva. Mentre le seconde continuano a sfoggiare un consistente segno meno.
Diamo un’occhiata alle statiche al 28 aprile:


Scommesse ordinarie + vincente e accoppiata nazionale
: -6,15%
Tris
: -20,73%
Quartè
: - 30,82%
Quintè
: - 23,72% 

Poi sempre per le scommesse sportive risultano abilitati il 74% dei punti della nuova rete contro il 64% delle concessioni ippiche, ovvero 5.366 punti: 153 delle 291 agenzie e 5.213 dei 7.775 corner. 
Ma non finisce qui : dei 48 operatori  che si sono aggiudicati dei diritti ippici sono ancora in 13 a non aver ancora superato il cosiddetto “collaudo” per poter operare. 
E siamo tanto sicuri che l’introduzione dei due campi risolverà i problemi del settore?
Che il rimedio sia sfornare sempre più tris per garantire che il montepremi diventi irrisorio?
Escludendo, tra l’altro, sistematicamente  dalla confezione dei prodotti scommessa-corse  i soggetti che capiscono bene il settore: proprietari, allenatori, gestori di ippodromi, bookmakers.
Intanto resta una certezza. Il nostro prodotto è in caduta libera.
Anche all’estero.
E non solo per la scarsa qualità delle corse.  
Ne è un esempio la tris transnazionale abbinata al G. Premio d’Europa.
Analizziamo le scommesse effettuate in Francia, con i tonfi di tris e accoppiata.

Tris: € 1.456,50;
Accoppiata
: € 1.323,50;
Meglio il Vincente: € 53.735,50  con un prelievo del 14%, contro il 20,29% della tris, anche se analogo a quello dell’accoppiata.

Non è il caso di pensare a una riduzione dei prelievi, sull’esempio dei nostri cugini d’oltralpe?
Forse dovremo aspettare (siamo sulla buona strada) che il movimento annuale scenda al di sotto dei 2 miliardi di euro.
E perché si intervenga prima che sia troppo tardi.
A meno che qualcuno non aspetti altro: cioè la contrazione della filiera ippica.

CORSE CLANDESTINE AL TG1

In qualche modo l’ippica riesce sempre a salire alla ribalta della cronaca ma per episodi che con l'ippica hanno poco a che vedere.
L’ultimo in ordine di tempo arriva da Poggio Reale dove, secondo l’agenzia Agipro, si tenevano corse di cavalli in mezzo al traffico con tanto di caroselli di auto e motorini.
Per non parlare degli autobus di linea costretti a fermarsi per evitare collisioni con i sulky.
Corse clandestine che si sarebbero tenute ogni sabato pomeriggio e che oggi hanno trovato spazio nel Tg 1.

Anche questo dovrebbe far riflette, e a lungo, i dirigenti e operatori ippici.
Si dovrebbero cercare le ragioni di tanto isolamento.
E correggere la condotta del settore restituendo smalto e trasparenza a tutto l’ambiente.
Il resto, si sa, arriva da solo.

G.R.

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