Branca «vede» lo scudetto fantini Il 21enne jockey a 12 vittorie dal primato di Demuro infortunatosi a Tokyo — Non diventerà il champion jockey italiano più giovane — visto che Mirco Demuro centrò il primo dei suoi 4 titoli a soli 18 anni nel 1997 unico a quando era ancora allievo — ma a Fabio Branca, 21 anni da Calagonone (Nuoro), questo poco importa. Ciò che conta sarà arrivarci e mettere un primo segno d’eccellenza su una carriera iniziata nel settembre del 2000 dopo aver superato il corso allievi di Pisa e prima ancora aver fallito la selezione di quello di Chantilly perché non aveva la licenza media. «Ero giovane e poi l’ho presa», sottolinea. Il suo approdo nel mondo del galoppo è arrivato un po’ per scelta, un po’ per curiosità, un po’ per caso. Anche se va detto che un fratello, Mauro, lo aveva anticipato e ora monta in ostacoli. Emilio Borromeo il suo primo maestro, Grosseto la sua prima pista, dopo 7 corse la sua prima vittoria. La data esatta non la ricorda, ma è situata nell’autunno di quel 2000 in cui ha iniziato il suo sodalizio con i purosangue. Ma oggi per diventare campione gli mancano ancora 12 successi con i quali pareggerebbe i 120 accumulati da Mirco Demuro che ritorna in Italia dal Giappone in largo anticipo, ma non potrà salire in sella per il guaio alla spalla sinistra rimediato nella caduta di sabato a Fuchu, il più grande ippodromo di Tokyo. Dunque per Fabio Branca una sfida con i numeri che dovrebbe concludersi vittoriosamente se è vero che da venerdì scorso, dopo un problema ai denti, ha messo assieme 6 successi (3 a Villanova, 2 a Livorno e 1 a Napoli) riassorbendo già un terzo dello svantaggio. «Chi sono? Sono un fantino giovane che sta zitto, ascolta tanto e guarda tanto. Senza mai dare nulla per scontato, ma anche avendo l’ambizione di essere ad ogni annata un po’ più competitivo>. Che già lo sia lo dice il contratto biennale di seconda monta siglato alla fine di agosto con la scuderia La Nuova Sbarra, il team che 20 giorni or sono ha ingaggiato proprio Mirco Demuro. E, curiosamente, si finirà per avere il champion jockey che farà il sostituto del seconda della classifica, invertendo così i numeri. L’ascesa di Fabio Branca è cominciata già lo scorso anno con il 9° posto a 92 vittorie quando a vincere fu Marco Monteriso. «Passo dopo passo si può arrivare ad essere buoni fantini. Conta l’applicazione, la disciplina. E, naturalmente, chi ti mette in sella. Da parte mia un ringraziamento particolare va a Francesca Folco, un’allenatrice che ha sempre creduto in me e mi ha dato tante occasioni». Finora per Fabio Branca una sola corsa che conti davvero: il premio Toscana (listed) e proprio con Capannacce, allenato da Francesca Folco. Però sotto la sella anche un cavallo buono buono:De Sica. «Lo montai all’esordio. Poi lui ha vinto il Derby. Io spero di vincere qualcosa ora». Sandro Cepparulo
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