Prime Prospect riprende la caccia
Il vincitore della World Cup domenica a Montegiorgio torna dopo 3 mesi per meritarsi Parigi

— Quando nel 1989 Holger Ehlert arrivò 25enne in Italia — emigrando da un trotto tedesco che cominciava a perdere spettatori, montepremi e identità — non avrebbe mai neppure immaginato di diventare l’allenatore capace di una sola stagione di vincere Gran Premio d’Europa a S. Siro, Campionato Europeo a Cesena, Derby a Roma, Gran Premio Orsi Mangelli e Gran Premio delle Nazioni, entrambi a S. Siro.
Una corona tanto splendente da essere unica, mai conquistata da nessuno nella storia del nostro trotto e che, con ogni probabilità, il futuro non regalerà ad alcun altro allenatore, li perchè sta nel valore assoluto di queste 5 prove che costituiscono con il Lotteria la vera ossatura della programmazione italiana ad altissimo livello.
Di questo benessere sul piano dei risultati e della credibilità professionale Ehlert dice soltanto: «Un sogno. Davvero un sogno».
Echò dei Veltri, Fairbank Gi e Lets Go i cavalli dell’impresa diHolger Ehlert, ma ad essi può essere aggiunto senza sfigurare Prime Prospect, il 6 anni americano acquistato nel novembre 2003 all’asta generale di Harrisburgh in Pennsylvania per 27mila dollari e capace di centrare nella passata stagione il Costa Azzurra a Torino e il Due Mari a Taranto e in questa di conquistare addirittura la World Cup Trot, pur in edizione minore e ridotta a sole 4 prove.
E Prime Prospect che non corre da fine agosto quando fallì a Cagnes il Prix Conseil Général des Alpes Maritimes finendo settimo, è pronto a tornare sul grande palcoscenico e a unirsi, probabilmente, a Echò dei Veltri, che lunedì sarà impegnato a Vincennes nel Marcel Laurent, e a Lets Go, che, secondo i programmi già stilati, sarà chiamato in campo il 10 dicembre sempre sulla pista nera nel Borbonnais, la seconda delle «B» di preparazione all’Amérique sugli impegnativi 2850 metri.
Prime Prospect ricomincia domenica dal Palio dei Comuni di Monte- giorgio e sarà una verifica importante per due ordini di motivi: da un lato il figlio di Primerose Lane dovrà dirci quanto smalto gli hanno tolto (o restituito) quasi tre mesi di sosta e dall’altro se, appunto, una trasferta parigina è possibile.
«Lui — dice Ehlert — è stato fermo tutto settembre e dai primi di ottobre ha ripreso l’allenamento con grande regolarità. No. Nessun guaio fisico. Solo stanchezza per una stagione molto intensa. E’ stato testato anche in clinica veterinaria e non ha problemi. Solo un’appannamento di forma che io ritengo fatale. Non dimenticate che a metà giugno vinse il Kimi Grand Prix in Finlandia e allora era già al massimo. Pochi cavalli tengono la forma migliore lungo tutta la stagione».
«Il lavoro veloce — riprende — in vista del rientro di Montegiorgio l’ha compiuto a Migliarino martedì scorso in 1.59. E’ andato forte, considerando che quella è una pista di un centro di allenamento e rispetto ad una di un ippodromo mediamente veloce vano tolti dai 2 ai 3 secondi. Però la condizione migliore non «è ancora. Regolare sia così».
Di fatto Ehlert— tornato direcente dalla solita asta di Harrisburgh con 4 fattrici per la scuderia OM, ma senza il soggetto di primo piano («Negli Usa i premi sono saliti e con quello il costo dei cavalli» commenta) — per la domenica marchigiana ha un obiettivo: «Fare buona figura e andare in finale. li resto per Prime Prospect verrà. E il resto sarà il Galà del Trotto di Santo Stefano a Roma. lì la sua condizione potrà essere avanzata e allora sarà giusto chiedergli di suggerirmi davvero se anche per lui l’obiettivo con etto è Parigi. Vedremo». Holger Ehlert continua il suo volo sulla platea più grande che ci sia. Prime lo riprende.
Sandro Cepparulo