Dopo tante voci e soprattutto tante urla, l’altro ieri sera in Consiglio Comunale è stata votata praticamente all’unanimità, tutti favorevoli e un solo astenuto, la delibera che pone un vincolo “ippico-equestre” all’impianto di San Siro trotto e alle piste di allenamento, scrivendo in pratica la parola fine a tutte le storie circolate in questi anni e cancellando almeno per quanto riguarda tempi brevi, qualsiasi progetto dì demolizione o di diversa destinazione d’uso. Le tanto paventate ruspe non arriveranno a sventrare la tribuna di quel trotter che ieri ha compiuto 80 anni, così come non verranno sventrate le piste dl Trenno e della Maura. Per non parlare dell’ippodromo del galoppo, per il quale c’è addirittura un vincolo monumentale (per certi versi penalizzante). Che piaccia o no, San Siro rimarrà dov’è, con tutti i vantaggi e le problematiche che ben sono conosciute, e di conseguenza anche la valutazione economica dell’area va adeguata a una situazione ormai con poche vie d’uscita, La politica ha chiuso in maniera trasversale una vicenda che da troppo tempo solleva utili e inutili polveroni.