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La Gazzetta dello Sport: Il trotto di San Siro è salvo (15.11.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 15/11/2005
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Il trotto di San Siro è salvo
Il Consiglio comunale ha approvato le due delibere anti-demolizione

MILANO - Finalmente una buona notizia, due volte buona poiché inattesa. Il trotto di San Siro è salvo e non rischia più di sparire perfarposto allarealizzazione del progetto speculativo presentato da Snai, il sindacato delle agenzie ippiche che possiede l’impianto attraversola società Trenno. E assieme al trotter si salva la pista di allenamento del galoppo della Maura, anch’essa in pericolo.
Ieri sera il Consiglio comunale di Milano haflnalmente votato, dopo il rinvio di giovedì, le due mozioni che prevedono ilvincolo ippico-equestre delle due aree, le uniche non inserite in quello «monumentale» che, nel luglio 2004, aveva salvato l’ippodromo del galoppo e lapistadi allenamento deipurosangue di Trenno.
Un assenso pressoché totale da parte del Consiglio, che ha così invertito la tendenza emersa lo scorso 10 ottobre, quando il voto delle due mozioni era stato rinviato a sorpresa, poche ore dopo la presentazione, in commissione urbanistica, di un progetto commissionato da Snai all’architetto Stefano Boeri, che prevedeva la demolizione del trotter (152.000 metri quadrati) e la realizzazione di case, negozi, alberghi, centri congressi e il quarto anello del Meazza, ovvero una nuova entrata dello stadio polifunzionale dove ora sorge la tribuna. Un investimento da cento milioni di euro.
Quel rinvio veniva interpretato come lavolontà di considerare attentamente quel progetto. Ieri, invece, l’auspicabile in- versione di rotta. La dellberabase è stata elaborata dal consigliere leghi- sta Laura Molteni: «Prevede la destinazione delle aree interessate a servizi speciali — conferma Molteni — ovvero a serviziippici ed equestri. Inderogabilmente. I votanti sono stati 32, uno si è astenuto e gli altri 31 sono stati favorevoli. Un grande giorno».
Nella seconda mozione (23 favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti) il vincolo viene ribadito attraverso la costituzione di un parco degli ippodromi. L’ambientalista Adriano Ciccioni è uno degli ispiratori: «Una vittoria importante, con maggioranza e opposizione unite nell’appoggiare una delle principali volontà dei cittadini:gli ippodromi devono restare dove sono, Milano non può più permettersi di perdere altro verde».
Una sensibilità senza dubbio cresciuta con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali. C’è da chiedersi, a questo punto, se esistono scorciatoie in grado di rimettere tutto indiscussione: «Il Consiglio — precisa Laura Molteni — ha espresso una volontà. Ora l’assessore all’urbanistica Giovanni Verga dovrà tradurre queste volontà in norme tecniche all’interno del piano regolatore. La strada è questa, non ne esistono altre».
Michele Ferrante

 

COMITATO S. SIRO
Maria Sacco esulta «Quasi non ci credo»
MILANO — Maria Sacco è stata une delle migliori fantine e ora allena e possiede cavalli. Ma è anche il presidente del Comitato per San Siro, che ha sempre contro la speculazione: «Quasi non ci credo — esclama —. Questa votazione ripaga tanto lavoro e tante sofferenze delle persone che hanno lottato in prima fila. Alludo a Silvana Gabusi e Claudia Beretta del comitato. E a Gaetano Benetti, l’uomo di Sirlad. Ippodromi e piste di allenamento devono restare dove sono, spero che questo principio sia ora definitivo e che tutti lo abbiano compreso».

 
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