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Lo Sportsman: I primi numeri di successo (9.11.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 9/11/2005
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SCOMMESSE NELLA RETE ESTERNA

MARTEDI' A QUOTA 285 MILA EURO

I primi numeri di un successo
Problemi tecnici nel circuito delle agenzie. Ieri un vero balzo in avanti

Scommesse in ricevitora, i giorno dopo. dati saranno da legqere e da interpretare quando a loro numerosità consentirà termini di paragone omogenei. Infatti la mancata accettazione della scommessa sul piazzato, a non operatività di tutti i possibili punti di accettazione e poi gli inevitabili disagi del primo giorno di una nuova iniziativa di grande portata non certo caratterizzato da grandi investimenti in comunicazione non consentono al momento che di cons derare quel più 8,5% rispetto al lunedì precedente (ma si accettava la scommessa sul piazzato) e sulle ultime tris di trotto (Taranto e Palermo dell’i e del 24 ottobre) sulle quali si registra rispettivamente un più 28 e 45%. Intanto dai numeri della prima giornata c’è subito da rilevare un fatto importante: quattro quinti del movimento di Vincente e Accoppiata, come potete osservare nella tabella, sono stati raccolti dalle ricevitorie, un risultato eccezionale, soprattutto in prospettiva, visto che gli euro scommessi nella nuova rete sono quasi sicuramente dovuti a giocatori non abituali, quindi somme che a regime andranno probabilmente a sommarsi a quelle normalmente giocate dagli appassionati in agenzia e all’ippodromo. Numeri che confermano come a non funzionare appieno (vedi sotto) non sia stata la nuova rete, bensì la vecchia. Sensazioni confermate anche dai numeri di ieri, che hanno subito dato una dimostrazione delle potenzialità dell’iniziativa con un incremento sostanziale del movimento, che ha raggiunto i 124.974 euro per il vincente e i 160.153 per l’accoppiata, I doppio di quelli tradizionali e ancora con una preponderanza del gioco in ricevitoria La situazione per quanto riguarda la parte “tecnologica” ha visto la macchina dell’accettazione funzionare senza grossi problemi. Lasciando per un attimo da parte il problema degli ippodromi, per i quali si tratta di un discorso diverso, la rete ha pagato soprattutto una mancanza di informazioni nei punti vendita delle agenzie, dove c’è stato sconcerto nel vedere i segnale di “corsa chiusa” nei tabelloni tradizionali, e dove la visualizzazione delle quote non è stata possibile per problemi di interfaccia, per quest’ultimo problema - molto sentito dagli scommettitori - in attesa della soluzione, si può comunque sfruttare la pagina Unire del Mediavideo, oppure trovare la situazione aggiornata in tempo reale sul sito dei Monopoli di Stato (www.aamsjt). Qualche difficoltà è derivata anche dal fatto che le agenzie devono riversare le scommesse ai provider, i quali poi devono a loro volta indirizzare le giocate Tris al totalizzatore di Sarabet e quelle di Vincente e Accoppiata a quello dì Sogei, utilizzando dei protocolli prestabiliti. Proprio questa complessità del sistema è alla base della decisione dei Monopoli di rinunciare in questa prima fase al piazzato (in agenzia e ippodromo), disagio che sarà comunque eliminato al più presto. In questi giorni sarà inoltre molto importante la capacità dei gestori di informare al meglio gli utenti, attraverso la visualizzazione delle quote, ma anche spiegando bene le modalità di gioco, visto che per scommettere V & A bisogna compilare l’apposita schedina e non basta chiedere la giocata all’addetto dello sportello.
La prima reazione da parte dei Monopoli di Stato è stata affidata a un comunicato stampa, nel quale «L’Amministrazione esprime soddisfazione per questi dati, superiori alle migliori aspettative e che dimostra l’interesse degli appassionati per una formula semplice e accattivante, costruita non solo per venire incontro alle aspettative degli esperti, ma anche per avvicinare il nuovo prodotto ad un pubblico più eterogeneo».
Sul fronte “ippico” va registrata la posizione del Conte Guido Melzi d’Eril, Presidente di Federippodromi. Allora Conte Melzi, che ne dice? «Dico che per prima cosa devo fare una rettifica importante a quanto è stato scritto ieri sullo Sportsman: gli ippodromi non hanno sollevato alcuna protesta, come invece è stato scritto. Semplicemente non si è potuto giocare perchè non c’era visualizzazione. E poi, alla partenza di una così importante iniziativa, nessun ippodromo aveva in mano un qualsiasi pezzo di carta».
E va bene, chiarito questo punto, adesso? «Adesso chiariremo, ma si sarebbe potuto fare benissimo prima, sarebbero bastati dieci minuti e tengo a precisare che non esiste nessuna controversia, nessuno di noi vuole ostacolare nulla, solo non bisogna dimenticare gli ippodromi, il luogo in cui il prodotto viene realizzato». Abbiamo capito, ma come vede la cosa e il suo possibile sviluppo? «Dico solo questo: non mi sarei mai privato della possibilità di giocare sul piazzato, è un punto troppo prezioso per rinunciarvi: abbiamo aspettato tanto, forse si poteva aspettare un mese in più». Forse, ma certe cose, dalla lunga gestazione, se si aspetta troppo si rischia di vederle compromesse. «Però non c’è stata la minima informazione sulla partenza dell’evento: tra la perfezione di una grande comunicazione e una partenza così in sordina c’è una via di mezzo». Sì, una via di mezzo che qualunque imprenditore dai mezzi limitati persegue quando è consapevole di avere un prodotto “a posto”, completamente fruibile. «E vero, ma vede la mia preoccupazione sta nel timore che i passi futuri possano essere fatti in modo trascurato: posso essere d’accordo che si sia dovuti partire, ma ora si deve fare piazza pulita di tutti i dubbi e le incertezze, I punti vendita Sisal sornmati a quelli Snai e Lottomatica, da aggiungere a quelli che Sarabet ha sempre dichiarato, sono molti di più di quelli ora disponibili: come mai? La mia non vuole essere solo polemica: la nuova iniziativa è una delle pochissime, stanno sulle dita di una mano, possibili per risollevare le sorti del settore ed era una di quelle che fin dai tempi della mia permanenza all’Unire elencavo. Importantissima e va giocata nel migliore dei modi possibile. Sono preoccupato perchè oltre a questa possibilità non ne restano poi molte, bisogna usare pertanto tutti gli strumenti perchè abbia successo»..

 

 

 
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