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La Gazzetta dello Sport: Nuova Tris, partenza al buio (8.11.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 8/11/2005
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Nuova tris, partenza al buio

Gioco in tabaccheria ma non negli ippodromi e senza scommessa sul piazzato

— Ieri primo giorno di scommesse vincenti e accoppiata sulla corsa tris nelle ricevitorie, ovvero di quella che la dirigenza Unire ha visto come una grande opportunità di allargamento della base dei fruitori delle scommesse sull’ippica utilizzando oltre 20 mila tra bar e tabaccherie, uscendo così dal li- stretto ambito delle agenzie ippiche (642) e degli ippodromi (42).
Di fatto l’operazione ha mantenuto solo in teoria il suo lodevole proposito, visto che negli ippodromi (meno quelli dotati di una agenzia ippica interna) non si è potuto scommettere nè su vincente, nè su accoppiata. E ancora in molte agenzie ippiche all'alba delle 14 non era possibile giocare il vincente e accoppiata sulla tris con relativa fuga di quanti avevano sfruttato la pausa pranzo per un’operazione usuale che tale non era più.
Ma il vero nodo di questo inizio è stata l’assenza della giocata sul piazzato e non solo sul protocollo tecnologico degli ippodromi o delle agenzie. In assoluto. Ovvero dalla tris è scomparsa la scommessa base, quella che in una corsa da 16 a 23 cavalli permette di ammortizzare la spesa su un vincente che è battuto in fotografia e di realizzare comunque una vincita da reinvestire.
Un’assenza, quella del piazzato, che Maurizio Ughi, amministratore delegato di Snai, il più maggior sindacato delle agenzie ippiche, spiega così:
«Premesso che per partire si è dovuto superare problemi normativi e amministrativi non indifferenti e che hanno occupato ben 8 mesi, occorre chiarire che l’attuale impossibilità di scommettere sul piazzato è dovuta a un problema tecnologico di mancanza di protocolli fra il totalizzatore nazionale Sogei e i server di Sisal, Lottomatica e Snai. E anche io, pur con il dispiacere della rinuncia momentanea a una tipologia di gioco importante, ho convenuto si dovesse partire per non allungare ancora i tempi e creare la possibilità di altri incagli. Si tratterà di attendere una settimana o poco più affinché il nuovo software sia pronto e il piazzato, come il vincente a quota fissa, tornino a poter essere giocati».
Sarà. Ma l’immagine di una partenza zoppa e che ha indispettito un pubblico già in flessione è rimasta comunque.
Ma altri temi scottano. L’accoppiata sulla tris costa da ieri il doppio rispetto a un’accoppiata su una corsa qualsiasi avendo acquisito la base di gioco e la filosofia (l’ordine numerico) della tris ieri (e probabilmente per altri giorni ancora) si è scommesso al buio, cioè senza la visualizzazione delle quote.
Una voce importante è quella di Guido Melzi d’Eril, presidente di Federippodromi l’associazione con il maggior numero di piste. «Gli ippodromi hanno atteso invano un documento chiarificatore su tutto questo dall’Unire. Non è ancora arrivato. Ed è grave perché porta gli ippodromi a non poter accettare la tris. Per quanto tempo non so, ma non è questo il punto. E poi mi chiedo da cosa sono giustificati la scarsa incisività e l’appiattimento sul tema di alcune categorie ippiche. Gente che si informa sui particolari più insignificanti quando prenota un viaggio, in questa occasione ha accettato supinamente ogni decisione che gli è passata sopra la testa».
Immediata reazione dell’Intercategoriale — quella parte degli operatori organizzati (guidatori Unagt, gran parte dei proprietari trotto e Assogalopp0) molto critica verso l'Unire — con un duro comunicato.
Secondo questo comunicato il nuovo progetto sarebbe «dannoso, poiché le nuove scommesse dovrebbero portare nelle casse dell’ippica ben altri volumi di gioco, difficilmente raggiungibili in futuro».
Inoltre, prosegue il comunicato «l’impossibilità di giocare le nuove scommesse negli ippodromi e la sparizione dei piazzati allontanano il pubblico dagli ippodromi stessi».
Infine «perplessità e inquietudine sulla trasparenza del totalizzatore che gestisce le nuove scommesse, indipendente rispetto a quello nazionale. Perplessità e inquietudine per quanto concerne la chiusura della raccolta delle scommesse e il calcolo della quote. Chi chiude il gioco? Chi assicura che non avvengano variazioni di quote tra la partenza e l’arrivo della corsa?».
Cepparulo-Ferrante

 
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