Fieracavalli record - Oggi partono le nuove scommesse LUIGI MIGLIACCI0
Appunti di viaggio di una Fieracavalli veramente densa di avvenimenti e con affluenze record nei quattro giorni di apertura. In una cornice che veramente lascia pensare e che conferma come l’amore per il cavallo in tutte le sue dimensioni nel nostro Paese sia molto superiore a quello che ci vogliono far credere, si è parlato molto del presente e del futuro. Si è gareggiato, si è manifestato e, in un certo qual modo in parte ci si è anche confrontati. L’evento più importante per noi che seguiamo l’ippica soprattutto dal punto di vista dei giochi e delle scommesse, è stata la presentazione della “nouvelle vague” dei prodotti ippici da ricevitoria. Sarà pure vero, come dice qualcuno, che non si può parlare in assoluto di “nuove scommesse’, ma la creazione in 25.000 punti vendita dell’opportunità per tutti di poter giocare sul vincente e sull’accoppiata (otre che sulla Tris) rappresenta un fatto nuovo comunque di grande importanza. L’identikit tracciato dal Vice Direttore del Monopoli di Stato Gabriella Alemanno ha descritto Il profilo tipo dello scommettitore: « quello di un uomo con età variabile dai 35 ai 65 anni, con titolo di studio variabile tra il medio inferiore e il medio superiore. Frequenta le agenzie e gli ippodromi per socializzare, ma molti di loro sono indiscutibilmente legati al mondo dei cavalli. Molti giocano 7 giorni su 7, la maggior parte in media un paio di volte la settimana, ma c’è uno zoccolo duro di circa 100.000 persone che tra scorrono in media 15 ore alla settimana in luoghi deputati al gioco e alla scommessa». Questo pubblico ha bisogno di essere rinnovato e negli intenti di Aams c’è proprio quello di favorire un ricambio generazionale partendo dal prodotto scommessa. Ne ha parlato anche l’amministratore delegato di Sisal Giorgio Sandi che ha auspicato un maggior contatto tra i protagonisti dell’ippica e il grande pubblico, contatto che potrebbe concretizzarsi anche grazie alla maggior popolarità derivante da queste scommesse più ‘personalizzate” perché “un conto è dover scommettere su un vincente, un fantino o un guidatore, un conto è giocare su una combinazione di tre cavalli”. Si potrà essere in disaccordo, ma quello delle scommesse in ricevitoria è un tentativo che è stato fatto e che conferma come da parte dell’amministrazione ci sia stata comunque un’attenzione mai riscontrata in passato anche verso il mondo delle scommesse ippiche. Se poi le scelte si saranno rivelate esatte... questo potrà stabilirlo solo il mercato. Ricapitolando, quattro tappe in otto mesi per il rilacio alla grande delle scommesse ippiche in ricevitoria. Da oggi le scommesse su Vincente Nazionale e Accoppiata Nazionale sulla Tris in programma a Montegiorgio. Dal 19 dicembre il lancio della scommessa quartè contemporanea all’unificazione (finalmente) del totalizzatore che sarà gestito totalmente da Sogei (vera garante del gioco in Italia come ha sottolineato il suo Amministratore Delegato Aldo Ricci). A fine gennaio varo della scommessa quinté e a giugno riformulazione del concorso Totip che dovrebbe essere finalmente giunta al traguardo. Si è discusso, dicevamo. Dopo il botta e risposta del giorno prima, passato sulle agerzie di stampa, Unire e Federippodromi si sono trovati faccia a faccia. Scambio di battute anche vivace tra Panzironi e Melzi, con il commissario Abate testimone. Il risultato? 1-1. La sensazione? Serve la mediazione di Aams, a questo punto inevitabile visto che si parla di scommesse e prelievi. La realtà è che comunque per gli ippodromi il passaggio potrebbe comportare dei disagi a livello tecnico ed economico, con i primi molto più facilmente superabili rispetto ai secondi. Si è manifestato: duecento, forse trecento le persone fuori da Fieracavalli per la manifestazione organizzata dall’Intercategoriale. E qualche altro breve faccia a faccia che però non sembra aver portato sostanziali modifiche nelle posizioni. L’unico fatto nuovo e che forse si va verso una “spersonalizzazione della vertenza che è (o dovrebbe essere) sui sistemi e non sugli uomini. Più significativa la conferenza stampa dell'Intercategoriale dove, al di là degli slogan e delle testimonianze, conta la presentazione di un dossier che più di un progetto sembra una presa visione di una realtà comunque migliorabile, come lo sono tutte. Una proposta di discussione che forse potrà andare avanti solo se prevarrà la spersonalizzazione di cui accennavamo. Prospettive tante, più rosee che nere, problemi ce ne sono come quello che riguarda la scommessa del piazzato sulla corsa Tris che al momento appare impraticabile per problemi di natura tecnica piuttosto che per scelta. evidente però che in un clima di cambiamento epocale come è, che piaccia o no, quello che si sta portando avanti sul piano dell’accettazione delle scommesse, c’è un dazio da pagare in termini di piccoli inconvenienti, di ostacoli da superare come potrebbe essere proprio questo del piazzato. Problemi che andranno risolti e sui quali occorre lavorare. Guai a fermarsi. LMIG
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