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Le Voci del Trotto: Domande al triunvirato (13.9.05)  
Autore: unagt
Pubblicato: 14/9/2005
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DOMANDE AL TRIUNVIRATO

 

Vincenzo Mauro e Mario Mattii hanno firmato un accordo con Panzironi riassunto in un comunicato che il prof. Mattii si è giustamente preoccupato di inviare per fax a tutti gli interessati. Non lo ha fatto Mauro, perché ormai agisce per proprio conto, essendosi dissociati da lui cinque consiglieri dell’UPT.

               Noi siamo tra quelli che pensano che i presidenti delle Associazioni possono firmare accordi, in quanto eletti regolarmente. Ciò non toglie però che qualche spiegazione siano tenuti a darla. E noi siamo qui a chiedere, cercando di andare sul pratico.

               Uno dei punti dell’accordo prevede che il rilascio ed il rinnovo dei colori debba essere effettuato tenendo conto delle “accertate disponibilità economiche”. A prescindere dalla costituzionalità di tale richiesta, perché esiste una legge sulla privacy per cui nessuno può essere costretto a rendere pubblica la propria dichiarazione dei redditi, ancor più ad essere discriminato in base alla stessa, chiediamo:

1)       A chi compra un puledro alle aste non viene chiesta la dichiarazione dei redditi. Se quindi può portarselo a casa, qualcuno può impedirgli di farlo correre sotto i propri colori? Perché mai lo avrebbe acquistato? Come soprammobile sarebbe ingombrante…e questo lo capiscono certo anche Mauro, Mattii e Panzironi.

2)       Se fosse lecito l’accordo firmato, nessuno, neanche Lombardini potrebbe giustificare l’acquisto di puledri a cifre come quelle riferite dai giornali. E, a leggere i nomi degli acquirenti alle aste, la maggior parte di essi dovrebbe tenersi i cavalli a casa, perché gli accordi firmati dai due presidenti non consentirebbe loro di rinnovare i colori.

3)       Circa “i carichi pendenti” in un incontro ufficiale nel 2002 tra gli avvocati dell’UPT e quello dell’UNIRE, si accertò che “per legge” i colori potevano essere rifiutati (oppure non rinnovati) solo a chi aveva una condanna “passata in giudicato” e solo per reati relativi al gioco clandestino. Può sembrare un paradosso, ma fu lo stesso avvocato dell’UNIRE a sostenere, legge alla mano, tale tesi. Tanto è vero che da quel momento in poi per i rinnovi non fu più necessaria la documentazione fin lì richiesta.  Di tale incontro esiste un verbale che si può certamente consultare. Un accordo può stravolgere la legge?

Non sappiamo se Mario Mattii e Vincenzo Mauro si siano posti queste domande prima di firmare l’accordo. O se, nell’ansia di compiacere Panzironi, che ai loro occhi deve certo apparire nella luce di un inviato dal cielo, abbiano apposto la loro firma ad occhi chiusi.

 

 
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