...Bene. Anzi, male. Non c'è certo da festeggiare. Ma questo andamento è uguale per tutti?
No, l'abbiamo sentito ripetutamente. Ma c'è una logica. un bandolo, che ci faccia capire?
Io non sono un tecnico ippico ma conosco bene le metodologie di mercato, quindi, qualcosa mi sembra di averla capita.
Intanto che se consideriamo il mercato dal punto di vista dell'utente, del cliente, del customer, come direbbero gli inglesi, dal suo rapportarsi al gioco in termini di atteggiamento, di motivazioni, di comportamenti di utilizzo, abbiamo due grandi settori, che potremmo forse definire due submercati, all'interno del mercato più grande. giocatore, sono di cabala, di ricorrenze, di sonni, di sensazioni, con l'unica eccezione, probabilmente, del gioco sui numeri ritardatari al Lotto.
E il mercato dei giochi di competenza, dove spesso, solo per capire le regole di gioco, bisogna sviluppare conoscenze, anche tecniche, che scoraggiano i giocatori occasionali.
Non è la sede, né abbiamo il tempo per approfondire il discorso, ma torniamo al dunque: agli incassi negli ultimi cinque anni.
Se facciamo questa suddivisione (e mi pare che le ultime notizie sii Totocalcio condividano questa impostazione) e mettiamo, da una parte i vari Totocalcio, Totogol ecc., più le scommesse, ippiche e sportive, Tris, Totip e Formula 101; e dall'altra Lotto, Superenalotto, Gratta e Vinci e Lotterie, vediamo che le cose cambiano.
Intanto, il primo settore, quello dei giochi che richiedono competenza, conta solo per il 30% del totale, e nei cinque anni dei quali stiamo parlando è rimasto al palo: 4 miliardi e 400 milioni di Euro circa nel 1998 e assolutamente la stessa cifra nel 2002, Euro più Euro meno.
È vero, ci sono all'interno differenze. Le scommesse sportive vanno molto bene, da 5 milioni di Euro del '98 a più di un miliardo del 2002. Anche le scommesse ippiche vanno bene da 1 miliardo e 800 milioni di Euro, sempre del '98, ai quasi 2 miliardi e 300 milioni del 2002.
Ma, a ben guardare, si tratta di sostituzione, di travasi. Quello che perdono, nel periodo, Totocalcio, Totogol e Totosei va nelle scommesse sportive e quello che perdono Tris e Totip, dal '9S al 2002, va nelle scommesse ippiche.
Il totale non cambia assolutamente.
E i giochi di fortuna? Intanto, come abbiamo visto, sono la parte più importante, il 70% del totale, e l'andamento è positivo: crescono dai 9 miliardi di Euro del '98 ai 10 miliardi e 300 milioni del 2002, un ricco +144'. E allora?
Beh, per. dirla così, terra terra, io come operatore del mercato, se dovessi sviluppare un nuovo prodotto, torse saprei quale sub-settore scegliere.
E avrei anche qualche idea su come farlo e perché.
Aprirsi al mercato non è, quindi, una petizione di principio, benché anche questo, a dire il vero, potrebbe aiutare.
Ma vuol dire soprattutto dotarsi delle competenze necessarie per affrontare le questioni in maniera corretta. appropriandosi degli strumenti adeguati e utilizzandoli nella maniera pii consoni. da un punto di vista professionale.
La comunicazione, ad esempio.
Anche in questo caso, richiamare qua!che cifra potrà inquadrare il discorso aiutare a inquadrare il discorso...
La relazione del segretario generale si conclude sottolinenando l'importanza della comunicazione pubblicitaria, per cui in Italia si spende ben al di sotto di quanto si faccia negli altri paesi occidentali. Definisce il nostro un mercato "muto". Sottolinea che la valenza della comunicazione pubblicitaria dipende "dall'uso che ne fa". L' opposto di quello che ne fa l'Unire, aggiungiamo noi, visto il calo verticale delle scommesse ippiche dopo la cura Panzironi.
G.R.