L’evoluzione
dell’abitudine al gioco

L’apertura del 2009 porta discrete indicazioni sul fronte delle scommesse. Difficile aggregare i dati (ippica nazionale e gioco ordinario). ma scorrendo i numeri delle varie giornate si possono trarre indicazioni di massima che evidenziano un trend. Il fatto più interessante è che, dopo un primo periodo negativo, la riduzione del numero dei campi in attività sta funzionando. Nel senso che da qualche giorno (un paio di settimane abbondanti) si nota come i montanti delle singole corse siano in crescita. Segno che il pubblico si sta gradualmente abituando a concentrare le puntate anziché disperderle in maniera casuale su più eventi. Si tratta di un processo lento ma graduale, che gli indicatori sembrano confermare giorno dopo giorno e che sta portando a riscontrare numero finora spesso sconosciuti. Si cominciano a vedere giornate di otto o sette corse con movimenti superiori al milione di euro al galoppo e vicini ai novecento al trotto, Con punte decisamente interessanti, soprattutto nelle corse per i purosangue, come quelle fatte segnare da Roma e Pisa nel weekend appena concluso. In questo senso è particolarmente significativo il dato dell’ultima di domenica a San Rossore, che ha superato i 300mila euro. Sono comunque molte le prove che hanno passato quota 200mila e anche al trotto si riscontrano abbastanza di frequente movimenti di 150mila o più.
Interessanti anche i dati che arrivano dall’ippica Nazionale, che piano piano sta proponendo numeri in salita. Le trio delle corse di trotto, normalmente stabilizzate in autunno intorno ai 5Omila euro, sono ora vicine agli 8Omila e la somma di vincente, accoppiata e trio arriva frequentemente a proporre 130/140mila euro di scommesse, ai quali vanno sommati piazzato e accoppiata “non in ordine" per totali di 170/180mila. Meno campi, gioco migliore, un processo graduale che però sta proponendo i primi risultati, confermando che il processo di riduzione graduale può dare risultati anche significativi nel medio lungo termine. Senza ripercussioni sull’accessibilit alle corse, visto che il numero dei partenti rimane sostanzialmente normale. MT