Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: Francia percentuali da analizzare (6.1.09)  
Autore: roberto
Pubblicato: 7/1/2009
Letto 627 volte
Dimensioni 2.80 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Francia
percentuali
da analizzare

L’ottimo stato di salute del Pmu nel 2008 è stato testimoniato dai dati sulla raccolta 2008, che hanno proposto un movimento di 9260 milioni di euro, con un incremento del 4,8% rispetto all’anno precedente. Cifre che, ovviamente hanno un impatto positivo su tutta la filiera ippica. Dopo aver liquidato” agli scommettitori la percentuale che gli spetta, l’attivo lordo” delle scommesse in Francia si è attestato a quota 2185 milioni di euro, in salita dell’1,6% rispetto al 2007. Da esso vanno detratte Logicamente le spese di funzionamento del Pmu e la parte “netta” che dovrebbe ritornare all’industria delle corse si collocherà intorno agli 800 milioni di euro. Un dato che, paragonandolo a quanto avviene ìn Italia, porta le risorse a disposizione delle due società (France Galop e Cheval Francais) circa 300 milioni ai di sopra di quelle che spettano all’Unire secondo la !ogka di distribuzione italiana. In pratica, anche se a prima vista appare impossibile, l’industria ippica italiana ha a disposizione una percentuale di quanto viene giocato nettamente superiore a quella francese (alla quale va sommato però anche il dato relativo ai contributi erogati dal Ministero dell’Agricoltura come sostegno all’allevamento) Per tradurre in cifre questo concetto,vediamo cosa succederebbe trasportando le percentuali francesi al movimento di 2.300 milioni di euro riscontrato in Italia nel 2008. Partìamo dagli scommettitori, ai quali in Francia è tornato il 23,6% delle somme giocate. Utilizzando lo stesso principio per i giocatori italiani, il totale rimanente con il quale remunerare Stato, rete di vendita e industria ippica sarebbe stato pari a circa 542 milioni di euro. ln Francia il prelievo relativo alle prime due voci è stato pari a circa il 15% del movimento complessivo e la trasposizione sul dato italiano propone un risultato di 344 milioni. Il rimanente dopo queste operazioni, ovvero quanto andrebbe a bilancio dell’Unire (non a montepremi) è pari a circa 200 milioni, ovvero ben meno della metà dei circa 500 che sono stato iscritti nel documento dell’Ente italiano. In pratica si tratta dell’8,64% del totale delle scommesse, ovvero un numero che, in Italia, è praticamente pari a quanto stanziato per il monteprerni.
Il paragone, ovviamente, è solo un esercizio teorico, perché all’aumentare degli incassi non corrisponde un incremento dello stesso ordine del montepremi, ma se si pensa che per proporre un dato di premi al traguardo pari a circa 480 milioni di euro l’anno (in Francia è più o meno il 60% del bilancio) agli uomini di Parigi servono 9 miliardi abbondanti di scommesse, quanto accade qui in Italia si può guardare sotto una luce quantomeno diversa.

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&