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Lo Sportsman: Al via la riforma Tris (2.1.09)  
Autore: roberto
Pubblicato: 3/1/2009
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IN ARRIVO LE NOVITÀ PER L’IPPICA NAZIONALE
Al via la riforma della Tris

Il consiglio d’amministrazione dell'Unire ha deliberato a fine dicembre il piano dì utilizzazione delle risorse finanziarie che, come previsto dalla recente legge sui giochi approvata il 19 novembre scorso, dovrà essere presentato entro il 15 gennaio al Ministero delle Politiche Agricole, per la relativa approvazione. Altre importante decisione la delibera sul nuovo regolamento della corsa tris e dell'ippica nazionale. Nella seduta il CdA ha ratificato inoltre le due delibere d’urgenza adottate dal Presidente e relative alla Proroga al 31 gennaio 2009, rinnovo colori e alla “Norma disciplinare aree riservate e dichiarazione partenti - ippodromo Cirigliano Aversa” con l’ippodromo campano che dalla prossima giornata, in programma domani, ricomincia ad attuare in maniera standard le procedure delle dichiarazioni dei partenti.
Per quanto riguarda la Tris l’obiettivo è quello di dare maggiore trasparenza nella selezione delle corse Tris e dell’ippica nazionale, criteri più rigidi e oggettivi. Il nuovo Regolamento delle corse approvato dall'Unire per la prima volta assegna al diretto controllo dell’ente tutta l’organizzazione e la gestione delle gare. Si tratta di dieci pagine fitte di precise indicazioni, venti articoli in cui si assegna a un Nucleo Tecnico interno all’Unire i vari passaggi, dalla scelta dei campi a quella dei giudici e alla valutazione dei requisiti dei cavalli partenti. Il nuovo regolamento punta inoltre a riportare puntualità negli orari delle corse, alla sostituzione delle corse rivelatesi improduttivo, al riequilibrio della loro distribuzione tra i vari ippodromi, alle disposizioni antidoping.
Punti importanti per il rilancio di una scommessa che, problemi direte a parte (oggi sostanzialmente risolti visti i risultati delle scommesse sportive che utilizzano una parte dei corner nei quali si può giocare la Tris) ha pagato a carissimo prezzo la sempre maggior disaffezione da parte del pubblico verso un prodotto costruito ormai in maniera totalmente autoreferenziale, quindi a pro degli ippodromi e di coloro che vi prendono parte ai quali vengono garantiti rimborsi pari a più dell’8% del montepremi globale. Un prodotto divenuto sempre meno giocabile e decisamente costoso nell’allestimento, penalizzato poi, per quanto riguarda Quartè e Quinté da Regolamenti di gioco del tutto sbagliati che hanno subito impedito il decollo di queste scommesse e le hanno rese praticamente marginali. C’è parecchio da lavorare, e su tutti i fronti, riguardo alla Tris. Per tornare a proporre un prodotto stimolamente e attendibile. Per riportare la corsa a quel ruolo centrale che ha sempre avuto e utilizzarla anche con piccolo (o grande) evento da promuovere, soprattutto negli ippodromo non metropolitani. Copiando quello che succede in Francia, dove le scommesse “esotiche” comunque funzionano bene.

 
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