(red.) ROMA - Tre passi in avanti rispetto alle posizioni dei concessionari e sulla materia dei giochi. Dopo i recenti fatti in sede amministrativa e legislativa, il sindacato Rosi (Rappresentanza Organizzativa Sport ed Ippica) esprime soddisfazione in merito. "In primis - si legge nella nota Rosi - ci compiacciamo per l’attenzione dei media verso la crisi del settore, con un occhio di riguardo alla stampa che ha finalmente cominciato ad affrontare i problemi in una ottica non prevenuta e senza cedere alle seduzioni delle 'sirene d’oltrefrontiera'". Inoltre si sottolinea come "la politica ha finalmente recepito i problemi dei concessionari e, in particolare i titolari delle concessioni 'storiche'. In questo senso registriamo con favore l’emendamento della Commissione Finanze in tema di revoca delle vecchie concessioni ippiche scadenti nel 2009, con la possibilità di partecipazione alla procedura che prevede l'assegnazione di almeno altre 3000 concessioni ippiche fino alla data del 30 giugno 2016".
"Infatti, i concessionari - conclude la nota - si trovano ad operare in condizioni di totale caos normativo, legislativo, amministrativo e gestionale con assoluta disparità di trattamento rispetto ad altri operatori italiani e/o stranieri, abilitati o illegittimi che siano e questo emendamento costituisce un piccolo ma concreto passo verso una più corretta gestione del problema. Resta insoluta la annosa problematica dei minimi garantiti, che ad oggi non è chiaro se e in che misura debbano essere pagati, ma anche su questo  punto, attendiamo chiarezza. Con soddisfazione prendiamo atto del diniego all’utilizzo di parte entrate derivanti dalla raccolta di scommesse al finanziamento dell'Expo Milano al Fondo per gli indigenti e a favore dell'ordine pubblico e della sicurezza".