PUNTI FONDAMENTALI O NIENTE PIU’ IPPICA... (G.C.) Mercoledì il popolo dell’ippica sarà in piazza a Roma per dire ai Ministri del ramo che non vuol morire. La denuncia contro chi la sta strangolando è ormai di dominio pubblico, ed il documento che sarà presentato a Zaia indica anche i rimedi per evitare che il delitto venga portato a termine. Quel documento l’ho letto. E’ redatto nel linguaggio “politichese” ed a me, che sono uomo di media cultura, è francamente riuscito difficile cercare di sintetizzarne i punti cardine, capire in effetti quali siano le richieste tradotte in termini semplici. Allora, senza dare un giudizio sul documento, voglio limitarmi a dire che se, tradotto in italiano comune, contiene i principi che elenco di seguito, è un buon documento e contribuirà al salvataggio, se non li contiene avremo un ippica uguale a quella che contestiamo e quindi votata ad un nuovo fallimento. Ed ecco che cosa dovrebbe cambiare. 1) L’UNIRE deve tornare ad essere esclusivamente Ente di controllo, con conseguente ridimensionamento del personale, delle spese per la sede ecc. 2) Gli Enti Tecnici, ENCAT e Jockey Club debbono essere ripristinati. I rispettivi consigli direttivi debbono essere eletti dalle Categorie. La loro competenza, come da definizione, deve coprire a tutto campo l’organizzazione tecnica. 3) I due rami dell’ippica, Trotto e Galoppo, per la loro diversità con conseguenti diverse necessità, debbono procedere ognuna per proprio conto, gestendo autonomamente i relativi incassi secondo i loro specifici programmi e bisogni. 4) I montepremi del Trotto e del Galoppo dovranno essere legati ad una percentuale fissa, e dovranno costituire la voce primaria dei relativi bilanci. 5) Abolizione totale dei finanziamenti a fondo perduto a chicchessia, con l’introduzione del concetto che gli intermediari dell’ippica (Ippodromi, Agenzie e similari) sono delle Imprese (S.p.A, S.r.l. ecc.) e come tali debbono essere in grado di mantenersi. 6) Eventuali provvidenze dovranno essere legate esclusivamente al concetto di produttività qualitativa, cioè sotto forma di premio a chi contribuisce ad elevare la qualità del prodotto. 7) Abbassamento del prelievo fiscale almeno a livello della media europea. 8) Abbassamento delle percentuali agli intermediari del gioco almeno a livello della media europea. 9) Ricavare percentuali dai giochi non ippici introdotti nelle Agenzie e negli ippodromi. 10) Possibilità di effettuare tutti i tipi di scommesse ippiche in tutti gli sportelli dell’ippica (agenzie ippodromi, corner ecc.), senza limitazioni di sorta. 11) Accorpamento delle scommesse sui singoli eventi per la determinazione delle quote che debbono essere eguali ovunque siano state effettuate le giocate. 12) Abolizione dei minimi garantiti, ma obbligo di versamenti settimanali da parte delle Agenzie. 13) Nuovo Regolamento anti doping per fantini e guidatori, mirato esclusivamente ad impedire che partecipino a corse soggetti non in possesso della indispensabile lucidità. 14) Nuovo Regolamento anti doping per i cavalli, che stabilisca con estrema precisione sia le sostanze sia le soglie perseguibili, con l’automatismo delle punizioni. 15) Iscrizioni manuali ed a pagamento dei cavalli alle singole corse. I proventi dovranno essere aggiunti al montepremi dell’anno successivo. 16) Autofinanziamento parziale dei Grandi Premi per i due e tre anni, con riduzione del numero. Prima iscrizione dei soggetti ritenuti idonei dall’allevatore ad un mese dalla nascita. Conferma a pagamento a sei mesi ed alla vigilia delle aste. Ultima iscrizione pagata dal proprietario per l’iscrizione alla corsa. Per i puledri senza le tre iscrizioni, la tassa di partecipazione sarà eguale al totale delle quattro. Il tal modo lieviterà il prezzo dei migliori puledri alle aste ed il montepremi delle classiche, senza gravare sul montepremi generale. 17) Abbassamento di almeno due secondi della soglia per la qualifica dei puledri. 18) Classificazione degli ippodromi basata sulla loro redditività, sulla qualità delle piste e dei servizi nelle scuderie, del numero medio a convegno degli spettatori paganti. 19) Introduzione per i guidatori di un numero stabilito di corse e di vittorie o piazzamenti per l’accesso agli ippodromi di I° livello. 20) Introduzione per i cavalli da corsa di una soglia di velocità ( diversa per età) per partecipare alle corse negli ippodromi di primo livello ed ai Grandi Premi. 21) Esclusione dalle corse a fine d’anno, con possibilità di riqualifica dal 1° Marzo dell’anno successivo, dei cavalli che pur vincendo o piazzandosi, non abbiano raggiunto la velocità prestabilita per i tre, quattro e cinque anni ed oltre. 22) Pagamento dei premi al traguardo da parte delle Società di corse: l’80% entro il mese successivo alla corsa; il restante, trattenute le eventuali spettanze, entro i tre mesi successivi. 23) Istituzione di una “Polizia delle Corse” formata da esperti dell’ambiente specificamente addestrati per scoprire eventuali doli e per garantire trasparenza. 24) Cambiamento totale della Televisione Ippica. Deve essere rigorosamente in chiaro, gratuita ed interattiva, dando la possibilità al telespettatore di scegliere autonomamente il campo da seguire. Interattivi debbono essere anche e sopratutto i Replay della giornata per non costringere gli spettatori ad una snervante attesa per vedere quanto gli interessa. 25) Concessione gratuita delle immagini della TV ippica alle televisioni regionali che ne facciano richiesta, per consentire all’ippica di entrare capillarmente in tutte le case. All’uopo si potrà fornire settimanalmente e gratuitamente un TG ippico, con notizie e curiosità, alle stesse TV regionali. Se nelle richieste al Ministro, se nelle ragioni della manifestazione a Roma sono compresi questi venticinque punti, potremo sperare. Se invece si tenterà ancora una volta di salvare quei privilegi che ci hanno portato alla rovina, dovremo rassegnarci al peggio. |