L’intervento Zaia, il ministro contro i mali dell’ippica
::: MARIO MATTI ••• Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole e forestali, criticato per l’apparente distacco dall’importante settore ippico in grave crisi gestionale, ha risposto con un’improvvisata esternazione, affermando di voler prendere decisioni storiche per tutto il comparto. Ha dichiarato di impegnarsi su alcuni provvedimenti che nessun ministro prima di lui aveva sfiorato. 1) L’allevamento dei cavalli da corsa rimane il fine primario dell’ippica e il Ministero di cui è titolare vuole prenderlo in grembo per proteggerlo ed esibirlo come fiore all’occhiello del “made in Italy”. 2) Per dare soluzione al molteplici problemi dell’ippica, gli sembra necessario partire dall’Unire, per vedere i suoi bilanci e stabilire con esattezza quali siano le sue attuali condizioni economiche. Ha promesso che awierà in tempi brevi un veloce “processo investigativo” per rivoltare l’Ente come un calzino. Poteva essere più chiaro? Ha affermato, inoltre, che per ben due volte s’è vista respingere da organi superiori la sua manifestata volontà di commissariare l’at- male c.d.a.. S’è spinto a ricercare l’elaborazione di un “progetto industriale” per un’ippica ristrutturata ed improntata alla qualità, dando per scontato che, con il ministro Tremonti, dovrà affrontare il problema di un “progetto a medio termine” per rendere più redditizie le scommesse ippiche, nei confronti della voragine di quelle sportive. Quest’ultime immerse sono certamente più appetibii per lo Stato, senza dimenticare che poi presentano, ogni anno, un conto a parte, come sta accadendo da tempo con i molti milioni di euro sborsati al Coni. Siamo certi che in quel “tavolo di studio” non potranno mancare le categorie ippiche.
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