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Agipro: Tar accoglie ricorso contro decreto telematico  
Autore: roberto
Pubblicato: 25/9/2008
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Agipronews: Pubblicato il 23 settembre 2008 ore 14:00


GIOCHI - TAR ACCOGLIE RICORSO CONTRO DECRETO TELEMATICO
 
(red.) La Seconda Sezione del TAR del Lazio accoglie il ricorso contro il decreto telematico. Il decreto di Aams, cosiddetto telematico, del 25 giugno 2007, era stato discusso nel merito dal tribunale amministrativo nell’udienza dello scorso 7 maggio. Era stato lo stesso Tar a sospendere con un’ordinanza del 5 dicembre 2007 gli effetti del decreto varato dai Monopoli di Stato, dando ragione al ricorso presentato dal provider Microgame e da altri concessionari e sostenuto da Sistel (Sindacato Imprese Scommesse Telematiche).

DECRETO TELEMATICO: IL CONTRASTO NASCE NEL 2006
 
(red) La vicenda ha origine il 21 marzo 2006, quando l'Amministrazione dei Monopoli di Stato (Aams) emana un decreto direttoriale sul gioco telematico. Vi si disciplina l'attività dei cosiddetti punti di commercializzazione, contrattualizzati dai concessionari italiani, cui vengono posti diversi limiti operativi per evitare abusi nell'accettazione delle scommesse. Viene ribadito il divieto generale di intermediazione e il principio secondo cui le puntate possono essere raccolte solo nelle Agenzie, nei Negozi e nei Corner e non anche nei punti di commercializzazione. A precisare il provvedimento del 21 marzo, Aams emana, il 25 giugno 2007, un nuovo decreto, che in sostanza ribadisce una posizione molto dura sui punti di commercializzazione. Contro questo provvedimento, alcuni concessionari e il provider Microgame presentano istanza di sospensione al Tar del Lazio. Nel frattempo, comincia ad allargarsi la nuova rete Bersani, la cui diff icoltà, nella fase di avviamento, è dovuta anche alla presenza e alla fiorente attività dei punti di commercializzazione. Aams quindi interviene di nuovo, con una circolare che chiama gli Ispettorati compartimentali dei Monopoli a monitorare il territorio e segnalare all'autorità giudiziaria e agli stessi Monopoli qualunque genere di abuso. Il contenuto della circolare risulta sgradito al Sistel (Sindacato Imprese Scommesse Telematiche).
 
DECRETO TELEMATICO: LA SOSPENSIVA DEL TAR
 
(red) Il 5 dicembre 2007, la seconda sezione del Tar del Lazio sospende il decreto Aams del 25 giugno 2007, dando ragione ai ricorrenti. Tra le motivazioni, il periculum mora, ovvero i possibili danni irreparabili per i concessionari colpiti dalle misure di Aams. Nel contempo, il Tar fissa l'udienza di merito al 5 marzo 2008. Tra le disposizioni che vanno a decadere: il termine fissato al 31 dicembre 2007 per la validità dei contratti fra i concessionari e i punti di commercializzazione; il divieto di pubblicità e ausilio agli scommettitori da parte dei titolari dei punti di commercializzazione; il divieto di effettuare ricariche online e la corresponsione dei compensi ai punti di commercializzazione calcolati in base alla raccolta effettuata.
 
 
D'ALOJA (MICROGAME): "LA SENTENZA DEL TAR RIAPRE LA DISCUSSIONE SUL GIOCO TELEMATICO"
 
dal nostro inviato a Barcellona Paolo Giannace - "Vittoria piena, sono state accolte tutte le nostre tesi. La sentenza riafferma che i principi stabiliti da Aams non erano leggittimi. A questo punto la discussione sul gioco telematico è totalmente riaperta". E' quanto dichiara ad Agipronews Fabrizio D'Aloja di Microgame. "Il mercato del futuro sarà fortemente condizionato da questa sentenza: le prossime norme saranno applicabili solo se condivise e non calate dall'alto. Ci auguriamo sia finita l'epoca dei decreti 'scritti in casa' ad uso e consumo di pochi intimi".
 
GIOVANDO (EUROBET): "MERCATO FUORI CONTROLLO; AGIREMO CONTRO AAMS"
 
(red) ROMA - "Non ci resta che avviare una causa di risarcimento danni verso i Monopoli di Stato, che non difendono le nostre agenzie e i nostri corner dall'assalto dei punti di commercializzazione". Risentimento e delusione traspaiono dalle parole di Domenico Giovando, amministratore delegato di Eurobet Italia, dopo la sentenza con cui il Tar del Lazio ha bocciato il decreto di Aams sul gioco telematico. "Potevano dirci - prosegue Giovando - che bastava una sola licenza per installare centinaia di punti telematici collegati, avremmo risparmaito almeno 70/80 milioni di euro di investimenti. La sentenza del Tar Lazio darà nuova linfa ai punti di commercializzazione che già prima aprivano come funghi. Se sommiamo la questione del gioco telematico abusivo alla possibile vittoria di Stanley in cassazione allora per tutelarci non ci resta che fare causa ad Aams".
All'idea di un cartello dei concessionari, Giovando precisa che non tutto il mercato è sintonizzato sulla stessa frequenza: "Gli altri operatori non so quali intenzioni abbiano, ma magari - specialmente i big italiani - hanno altri interessi. Per questo nessuno vuole andare in causa contro i Monopoli, vorrà dire che ci metteremo insieme agli altri grandi gruppi esteri entrati in Italia. Così non si può più andare avanti: l'Amministrazione non fa nulla contro il gioco illegale malgrado le tantissime segnalazioni che quotidianamente portiamo".
 
DI LEVA (MERKUR): "D'ACCORDO SULLA RICHIESTA DI RISARCIMENTO AD AAMS
 
dal nostro inviato a Barcellona Nicola Tani - La sentenza del Tar Lazio, che ha affossato il decreto telematico di Aams, preoccupa anche Rosa Di Leva, direttore relazioni istituzionali di Merkur Interactive Italia. "Ci associamo - ha detto ad Agipronews - alla richiesta di risarcimento danni nei confronti dei Monopoli annunciata da Eurobet, anche se segnaliamo che è ancora in vigore il decreto del marzo 2006 che prevede chiare limitazioni all'attività dei punti di commercializzazione. L'aspetto più assurdo della vicenda è che Aams sta con i fucili puntati sui concessionari ma tralascia completamente il controllo sui pdc. Chiediamo che Aams scenda in campo con decisione per tutelare gli investimenti di chi ha creduto nel mercato italiano delle scommesse, investendo decine di milioni di euro. La realtà è che i punti autorizzati sono ormai circondati dalla raccolta illegale senza che i Monop oli facciano nulla: abbiamo rispettato le regole, ora chiediamo tutela. Merkur sta aprendo in questi giorni un punto vendita nella provincia di Treviso, e si trova circondato da ctd stranieri e anche da corner chiaramente non conformi alla normativa. In un quadro così confuso, è onestamente difficile andare avanti".
 
GINESTRA (PRES. ASSOSNAI): "SENTENZA TAR NON FERMERA' LOTTA CONTRO RACCOLTA IRREGOLARE"
 
(red.) “Questa sentenza non fermerà la lotta di ASSOSNAI alla raccolta irregolare di scommesse ad opera di punti telematici collegati con concessionari autorizzati. Alla luce del decreto AAMS che vieta l'intermediazione all’interno dei Punti di Commercializzazione continueremo la nostra azione nelle aule dei Tribunali: sono già decine e decine gli esposti presentati su tutto il territorio nazionale ed i procedimenti penali avviati nei confronti dei gestori di punti di commercializzazione che operano illegalmente ed ancor di più ne saranno nei prossimi giorni; finchè è una Legge dello Stato tutti la debbono rispettare". E' questa la posizione di Francesco Ginestra, Presidente Assosnai, a seguito della sentenza del Tar Lazio sul ricorso presentato da Microgame in merito al decreto telematico di Aams.
"D’ora in avanti saremo più incisivi anche nei confronti di AAMS, affinchè applichi, nei confronti dei Concessionari che operano con leggerezza, quanto previsto dalla convenzione e dal Decreto AAMS del marzo 2006: decadenza o revoca dell'autorizzazione alla raccolta a distanza in caso di inadempienze agli obblighi di vigilanza e controllo dei punti di commercializzazione e nei casi di violazione di tutte le disposizioni del decreto, nonchè la revoca della concessione alla raccolta dei giochi e delle scommesse in caso di violazione delle disposizioni dell'articolo che disciplina l'attività dei punti di commercializzazione. I nostri legali - ha proseguito Ginestra - procederanno all'impugnativa della sentenza la quale risulta non adeguatamente motivata e stiamo valutando la possibilità di richiedere all’Amministrazione i danni derivanti ai concessionari dal perdurare di questa situazione. Comunque sia ASSOSNAI è disponibile a sedersi ad un tavolo con le Istituzioni per valutare eventuali modifiche alle norme che regolano il comparto, ad esempio sulle distanze tra i punti o sull’iniquo perdurare dei minimi garantiti ippici. L’importante è darsi da fare con tempestività e con soluzioni condivise”.
 
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