UNIRE ED ALITALIA COME SI SOMIGLIANO! Un autorevole commentatore dei fatti italiani ha scritto: “Bisogna liberare l’Alitalia dai nullafacenti, e ridimensionare la mangiatoia per farla diventare una compagnia aerea che garantisce voli. Forse l’unico modo per liberarsi dei parassiti e tenersi i lavoratori autentici è andare al fallimento, chiudere bottega e ricostruire una nuova azienda. Ma privata, fuori i politici dai piedi, altrimenti la torneranno a riempire di raccomandati”. Sostituite la parola “Alitalia” con “UNIRE”, e la frase “farla diventare una compagnia che garantisce voli”, con “un Ente che garantisce corse”, ed avrete la diagnosi perfetta della crisi. Noi abbiamo motivi e segnali per credere che il Ministro Zaia si sia reso conto della situazione, e che stia cercando il modo migliore per correre ai ripari. Pensiamo anche che stia valutando e pesando quelli che sono corsi da lui con la scusa di suggerire i rimedi: e che abbia capito che l’interesse di questi signori sia quello di cambiare i vertici ma non i metodi, perché si tratta degli stessi che del sistema clientelare hanno fatto per anni il loro pascolo. La spinta comunque deve sempre partire dalla base: fermare le corse chiarendo che non è contro il Ministero o il Ministro che l’azione è rivolta, ma solo ed esclusivamente contro chi ha finora ha mal gestito (è un eufemismo…) la cosa ippica, e cioè l’UNIRE. Una carta in più in mano a Zaia che con più forza potrà chiedere ed ottenere dal Presidente della Repubblica la firma per il cambio dei vertici dell’Ente. Con un “suo” uomo all’UNIRE verranno fuori le “irregolarità” (altro eufemismo…) e si potrà mettere mano al rinnovo. Che poi paghino o no i colpevoli, non è affare nostro. A noi preme solo che l’ippica torni ad essere ben gestita, perché è in grado di mantenersi da sola senza ridursi a dover chiedere l’elemosina. Aiutiamo chi ci può aiutare… |