SALVATORE MINOPOLI PRECISA

Salvatore Minopoli vuole precisare. Al ritorno dalle aste, dopo il prevedibile flop, ha riflettuto su quanto è successo in questo travagliato periodo, ed ha concluso che la sua azione è stata travisata, e non sempre in buona fede.

Addirittura ha parlato con gli allevatori ed ha consigliato loro di rinviare le aste, per non incorrere nel prevedibile fallimento. Sarebbe stato più opportuno trovare tutti insieme un accordo tale da ridare fiducia all’ambiente, e poi ripartire con le aste.

Hanno fatto passare l’allenatore napoletano come “il nemico di tutti”, esattamente il contrario della realtà. L’azione di Minopoli era a favore dell’ippica. Il suo intento era quello di unire tutte le categorie, dagli allenatori ai guidatori, dagli ippodromi agli allevatori, ai proprietari. Tutti insieme per contrastare la politica fallimentare dell’UNIRE, una politica che non ha rovinato solo gli allenatori, ma ha ridotto ai minimi termini tutto l’ambiente.

Purtroppo Minopoli ha avuto soltanto l’appoggio della maggioranza dei colleghi napoletani. Il suo rammarico è anche quello di non aver avuto l’adesione “ufficiale” delle categorie dei guidatori ed allevatori.

Nonostante ciò, l’azione sia pure limitata soltanto alla Campania ha avuto risonanza nazionale, e sembra alla fine che pian piano tutti si stiano orientando sulla linea Minopoli.

Auguriamoci che la tenacia di Minopoli sia riuscita a far capire a tutti, con l’aiuto di Dio, le manovre sotterranee che finora hanno impedito l’accordo di tutti verso un unico scopo. E che da qui possa ripartire la rinascita dell’ippica.