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Agipro: Ughi (Snai): "il gioco esiste, ma i concessionari non sono sceriffi"  
Autore: roberto
Pubblicato: 3/9/2008
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Agipronews: Pubblicato il 2 settembre 2008 ore 15:30



SCOMMESSE CLANDESTINE - UGHI (SNAI): "IL GIOCO NERO ESISTE, MA I CONCESSIONARI NON SONO SCERIFFI"

(p.g.) ROMA - "Il gioco clandestino esiste, inutile nascondersi dietro un dito, ma a volte sulla stampa viene un po'sovradimensionato". E' quanto dichiara ad Agipronews Maurizio Ughi, Presidente di Snai Spa, commentando i recenti articoli apparsi sui quotidiani in cui si denuncia la presenza di bookmaker clandestini all'interno di agenzie autorizzate. "E' giusto però chiarire che i concessionari fanno il massimo che è loro concesso, ma non hanno competenze di polizia: non possono trasformarsi in sceriffi, mettersi il cinturone e allontanare i clandestini. L'unica possibilità è la denuncia, che spesso però è inutile perchè manca la flagranza del reato. Da parte di Snai c'è la massima attenzione, visto che abbiamo un apposito ufficio che assiste e segue i concessionari nelle vicende legali, dal gioco clandestino alla concorrenza sleale dei Centri Trasmissione Dati".


L'altro lato della medaglia è l'attenzione al giocatore, a cui le agenzie legali offrono quote sempre più competitive - grazie al progressivo ridursi della tassazione - e tutte le garanzie di vedere pagata la vincita. Proprio in questi giorni Snai ha inaugurato il nuovo modello di sala scommesse in "business class", per scommettere in assoluta comodità e con tutti i comfort: divani in pelle, schermi ad alta risoluzione che trasmettono gli eventi sportivi e auricolari wireless attraverso i quali scegliere, addirittura, il canale televisivo prescelto. In questo caso il "target" è lo scommettitore all'"inglese" - quello che maggiormente "interessa" gli allibratori clandestini - che seleziona gli eventi, puntando cifre consistenti e che solitamente viene attirato dal maggiore margine di vincita.


Discorso differente ma parallelo quello sul gioco anomalo: per Ughi i concessionari possono diventare una risorsa per il monitoraggio degli eventi a rischio "combine". "Le segnalazioni dei concessionari potrebbero essere utilissime e puntuali, visto che la rete legale è controllabile capillarmente e si basa sugli eventi autorizzati in palinsesto: se scatta il "campanello di allarme" per movimenti sospetti" su alcuni avvenimenti potrebbero essere tenuti maggiormente sotto osservazione".

 
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