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Totoguida Scommesse: Rete ippica: il bando scade il 20 ottobre (2.9.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 2/9/2008
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Rete ippica: il bando
scade il 20 ottobre

Sul piede di guerra le associazioni sindacali decise a tutelare gli interessi dei propri associati

• di Mara Di Lecce
L'impegno era stato preso dal Governo a maggio quando era stato insento un emendamento al Decreto “salva infrazioni” che prevedeva una gara per l’assegnazione delle 329 agenzie ippiche, dette “storiche”, e dei 210 punti ippici non assegnati con il Decreto Bei-sani
Così la scorsa settimana, sulla Gazzetta Europea prima e su quella italiana poi, è apparso il Bando con il quale Aams indice una gara pubblica che finalmente porterà un po’ di pace nei nostri rapporti con la Commissione Europea i cui strali, da quasi un anno si erano abbattuti sulThalia, colpevole di aver rinnovato senza gara pubblica le 329 concessioni ippiche, venendo in questo modo meno agli obblighi dei trattati CE sulla libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi e aveva violato il principio di trasparenza e l’obbligo di garantire pubblicità alle gare. E a nulla sono serviti gli sforzi per giustificare quei rinnovi: di mercato satura dopo il Bando Bersani aveva parlato Giuseppe JYambmsio, apo del dipartimento competente del Ministero delle Politiche A’icole, in una lettera indirizzata proprio alla Commissione Europea, nella quale si spiegava appunto come il rioniio avesse fatto emergere una saturazione del settore, visto che numerose concessioni ippiche (1936 punti tra corner e negozi) non erano stati assegnati. Nelle spiegazioni con cui il nostro Paese veniva messo in mora poi dalle autorità europee è chiaro l’intento di non voler avvantaggiare i titolari delle concessoni storiche rispetto ai nuovi cperatori che si erano affacciati al mercato italiano con i Bandi Bersani. Ma ora, se
i nuovi operatori sono a lavoro per acquisire la documentazione necessaria e la dote economica per partecipare al bando (entro i 20 ottobre dovranno essere presentate ad Aams tutte le offerte), gli operatori titolari di quelle toncessioni (Snai con 298 agenzie e Sisal con le restanti 31) non stanno certamente festeggiando. A nome loro hanno espresso il loro disappunto i presidente dei sindacati Assosnai e Sicon.
Francesco Ginesinì (Assosnai), in una dichiarazione rilasciata all’Agicos, ha parlato di un bando frettoloso e approssimativo che non fa luce su alcuni punti fondamentali come quello delle distanze: nel decreto “salva infrazioni” con cui il Governo ha indetto la gara si parlava di una localizzazione dei nuovi punti a 200 metri dalle agenzie storiche. Il bando non prevede un simile vincolo e soprattutto non spiega se la distanza vada calcolata dal punto in cui operava l’agenzia al momento della concessione o in cui si trova attualmente. Ma quello che di più preoccupa il presidente Ginestra è il rischio che corre chi lavora nelle agenzie storiche che non è tutelato oltre agli investimenti e agli impegni presi dai concessionaxi che difficilmente, se l’attività non dovesse continuare, potrebbero essere onorati. E di azione risanzitoHa ha parlato invece Raffaele Palmieri (Sicon) che promette di far analizzare il Bando, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale; da un pool.di awocati, intraprendendo una richiesta di risarcimento nei confronti di Aams per il danno ingente che gli operatori storici subiranno. Intanto il 20 ottobre sapremo chi andrà a Piana Mastai apresentare la propria domanda di partecipazione al bando: si tratterà, come al solito, di documentazioni robuste che dovran
no garantire sicuramente 30 mila euro per ogni punto vendita che ci si vuole aggiudicare, una cauzione provvisoria in numerano o titoli di stato o fideiussione bancaria non inferiore al 20% dell’importo dell’impegno e almeno di 100 euro, oltre ad un altro deposito vincolato di 80 mila euro per ciascun diritto. Chi potrà partecipare alla gara? Società di capitali, società consortili e consorzi, in sostanza tutti gli operatori di gioco che esercitano, in Italia o in altro stato, sulla base di un’autorizzazione rilasciata dall’autorità competente in cui hanno sede legale o operativa, almeno una tipologia ± gioco tra quelle in oggetto del bando o tra quelle che rientrano sotto l’egida di Aams.
Fondamentale la garanzia economica, distinta dall’ottenimento dei diritti: i suddetti operatori dovranno documentare di aver ottenuto ricavi dal settore dei giochi, nel biennio 2006-2007, per almeno 2 milioni di euro ed essere in possesso di un sistema informatico dedicato alle attività di gioco. Capertura delle buste è prevista per il 28 ottobre e dal 1° febbraio le nuove concessioni saranno in vigore per la durata di 8 anni.

 
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