QUEL PULLMAN CARICO DI PERICOLOSI DELINQUENTI Un pullman viaggia alla volta di Roma: a bordo un certo numero di guidatori ed allenatori napoletani, disarmati, a volto scoperto, alcuni con mogli e figli. Meta: l’ippodromo di Tordivalle, dove in serata si svolgerà un convegno dal quale hanno ritirato i propri cavalli. L’arrivo è previsto verso le 17 ( le corse inizieranno alle 20,30), in maniera da poter parlare con i colleghi romani per tentare di convincerli a disertare la riunione. Lungo l’autostrada il pullman viene inspiegabilmente raggiunto e scortato da pantere della polizia, che, al casello di Roma lo bloccano impedendogli di raggiungere l’ippodromo. Poiché non ci risulta che autonomamente la polizia si metta ad inseguire un pacifico pullman, qualcuno avrà pure segnalato alle forze dell’ordine la sua presenza. E se la polizia ha ritenuto di doverlo fermare impedendo l’accesso a Tor di Valle ai guidatori napoletani, quel qualcuno avrà dovuto dire alla polizia che si trattava di malintenzionati, pronti ad azioni di guerriglia, altrimenti gli agenti non avrebbero avuto motivo di agire in tal modo. Ed invece sembra che un certo sig. Baldi Gabriele (opportuno il nome di battesimo, perché di Baldi ce ne sono tanti e tutti che fanno onore all’ippica) ritenga che tale segnalazione non ci sia stata, e che si tratti di una fantasia di un tale Castelluccio e di Salvatore Minopoli! Ed aggiunge di voler salvare l’ippica al di sopra “delle violenze di questi giorni”. Se Baldi ha visto violenza in un pullman con guidatori, mogli e bambini, forse ci dà una mano nell’individuare chi ha allertato la polizia… |