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Lo Sportsman: L’inutile esempio delle Stakes Usa (28.8.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 28/8/2008
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IPPICA E SLOT-MACHINE
L’inutile esempio delle Stakes Usa

È di questi giorni la notizia che la Pennsylvania Racing Commission prevede possibile distribuire nel 2009 ben 12 milioni di dollari (cioè intorno agli 8 milioni di euro) sulle Pennsylvania Sire Stakes riservate ai 2 e 3 anni, di trotto e ambio. La previsione viene dal gettito delle risorse nei primi sei mesi del 2008. In gran parte i soldi arrivano dalle percentuali destinate airippica sulle scommesse effettuate nelle slot-machine in funzione negli ippodromi: sono circa 4 milioni di dollari a metà anno ed è ragionevole che raddoppino a fine 2008, arrivando a 8. Ciò significa i due terzi del previsto stanziamento complessivo, che viene completato da altri flussi di entrate, come le iscrizioni o proventi dalle scommesse in simulcasting. La cifra potrebbe sembrare non esorbitante, ma va sottolineato che si tratta del bilancio di un singolo Stato degli Usa: e molti altri avranno nel 2009 analoghe risorse per te Sire Stakes di competenza, in grande parte soldi sempre provenienti dalle slot installate negli ippodromi. Nell’attuale periodo di crisi dell’ippica italiana ecco un altro esempio di come si possono trovare risorse: il trotto negli States stava pure attraversando negli anni scorsi una fase di declino, ma ha trovato modo di rialzarsi. Questo grazie all’attenzione dei governi di ogni singolo Stato e agli accordi con i gestori del gioco sulle slot-machine: accordi che giovano a tutte le parti, evidentemente, se accettati da chi possiede le macchinette e ci guadagna. Inevitabile il paragone con quanto awiene in Italia: le slot sono entrate in molti dei nostri ippodromi e in tutte o quasi te agenzie che gestiscono le scommesse sportive, ippiche e non. Uno sviluppo giusto, per carità, Ma, a quanto ci risulta, all’ippica non arriva alcunché da questo movimento di gioco. Di nuovo, la rete d’accettazione delle scommesse, nata e cresciuta per l’ippica, viene sfruttata da altri settori, senza che alrippica vada nulla. Quando ci si dispera per l’attuale recessione del nostro sport, è meglio non dimenticare il tanto, troppo latte versato negli anni in cui le vacche erano grasse. Certo che se si fosse capaci di recuperare qualche royalty, anche di minima percentuale, molti dei nostri problemi sarebbero superati. EP

 
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