LETTERE
Situazione al capolinea
Serve qualcosa di forte

Gentile direttore
sono orma più di quindici anni che sono entrato in questo meraviglioso mondo grazie alla passione di mio nonno e non rimpiangerò ma di aver o fatto. Ma sono stanco, ho creduto sempre nella pro fessionalita, passione e serietà del lavoro. Ho ereditato un’mpresa in attiv ta da oltre 60 anni e mai mi e capitato di vedere quello che sta succedendo in questo settore.
L’economia della filiera (scuderie, a lenatori, allevatori, driver e trasportatori) è praticamente nulla: non esiste un cambio generazionale nei propretari, le scuderie sono in grave crsi economica, gli indotti lavorativi del settore in credito, gli ippodromi non nvestono. Mi chiedo, ma chi sosterrà questa filiera se nemmeno i premi, come promesso, vengono erogati?
Tutti mi dicono vabbé, pagheranno prima o poi. È ritornato il sig. Lucio Marcotulli, ottavo Re di Roma. Ma mi chiedo, non è un semplice dipendente Unire, in pensione tra l’altro? O è diventato il finarziere del movimento ippico italiano? È stato un tentativo del CdA per calmierare la piazza? Abbiamo resistito quasi 12 ore.... Un record prima di revocare un sacrosanto sciopero. Mi dissocio apertamente dalla condotta del nostro Presidente, inviando la mia disdetta al assocazione Upt.
Siamo davvero al capolinea. Dicono che non ci sono soldi per il domani, ma aggiungo non ci sono già oggi e questo nessuno ha il coraggio di dirlo (non riceviamo premi da marzo 2008).
Dall’Unire nessuna risposta, i centraloni sono in vacanza e mi chiedo se sia meglio mandare una lettera al Ministro Brunetta, invece che rivolgermi a Sottile per ottenere quanto dovuto.
Solo “lottavo Re di Roma’ che gentilmente risponde al telefono dandoci l’impressione della normalità. Ma la speranza che si possa andare avanti è solo un illusione. Il settore è al collasso, dobbiamo necessariamente far salire il problema a un livello politico più alto, ed essendo campano faccio una citazione esemplificativa: la gestione dell’emergenza rifiuti. Solo quando il problema è diventato insostenibile, il governo ha fatto la sua parte, noi non siamo da meno della spazzatura e ci trattano come tale... in quanto nutriamo una grande passione per questo sport e non vogliamo perderla.
Bisogna intervenire radicalmente e senza paura anche a costo di fermare qualche mese, per decidere il futuro di questo settore altrimenti davvero non vedo il futuro.
Con la stima e l'affetto di sempre per il lavoro encomiabile del vostro giornale.
Giovanni Vitale (Scud. Stail Carsko)