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Lo Sportsman: Ridurre le giornate l’unica strada per un risultato (20.8.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 28/8/2008
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I CONTI CHE NON TORNANO
Ridurre le giornate l’unica strada per un risultato

Tutto quanto sta accadendo penso possa essere sintetizzato con un tutto ed il contrario di tutto, Non ci sono soldi, ma non si fanno i conti, e non solo, si rincorrono chimere e si fanno errori su errori, almeno a mio parere. Da tempi non sospetti avevo (con i 5 noti amici) proposto un abbassamento delle giornate a 700 e la riduzione a 7 delle corse per giornata. Non ho ancora letto un pronunciamento ufficiate dell’Unire al riguardo. Ancora. Non si riescono a capire le cifre. GuaI è la cifra di partenza? Se si parte dal preventivo per montepremi galoppo del 2007 di 75,9 milioni e si aggiunge l’indennità Tris di 4,1 milioni, siamo a 80 milioni cli euro e il piano che avevamo previsto prevedeva infatti poco d pi 81 milioni, Togliamo il 15% dal nostro totale e siamo a 68,85 milioni. Togliamo, ma anche su questo c’è un’incertezza frustrante, i 5,2 milioni delle pattern, compreso quella che sembra, almeno a me, ancor più folle il Derby da un milione, oggi talmente fuori luogo da far sorridere, e siamo a 63,6 milioni disponibili. Ipotizzando che tutti i mesi abbiano analoga dotazione proviamo a calcolare quanto dovrebbe rimanere a disposizione. Per 7,5 mesi si sono utilizzati 46,8 milioni, quindi se togliamo da questa cifra dai 63,6 disponibili, siamo a 16,8 milioni, Con lo stesso concetto se ipotizziamo una suddivisione identica delle giornate per i 12 mesi nei 4,5 mesi rimarrebbero da disputare 310 giornate (perdonate gli arrotondamenti). Ora, se dividiamo i 15,8 milioni per 310 siamo ad una media di 54,000 euro di media per giornata. Per dare un’idea, su 7 corse questa cifra corrisponde a I corsa da 16.500, 1 da 11.000, 3 da 8.800, 1 da
6.600. questa è una media generale, ma si consideri che Milano e Roma contano per il 45% del totale. Allora, dove vogliamo andare a parare? Che è imperativo che l’Unire imponga non solo di ridurre a 7 le corse, ma imponga anche una riduzione delle giornate di almeno il 10% per quest’anno su base annua. Tradotto: si faccia il totale delle giornate previste, si tolgano quelle già, disputate e si corrano quelle che così residuano. È l’unico modo per non penalizzare gli ippodromi stagionali. Non si pensi però di essere arrivati, poiché per reggere un programma con una corsa da 33.000 euro ogni 2 giornate ed un minimo di 6.600 euro, che per Milano e Roma ritengo assolutamente non decenti, occorrono 94.600 euro. Conclusioni. Non basta ridurre le listed, occorre ridurre del 25% le giornate. Questd, felice di essere contraddetto, dicono secondo me i numeri. Non si cerchino scorciatoie, Infine un commento gli ippodromi hanno avuto il loro, le agenzie ancor di più, ora a proprietari ed allevatori dopo le sberle si cercherà di rifilare un cioccolatino. Ragazzi sveglia.., se non si affrontano i nodi alla radice non si va da nessuna parte.

 
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