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Lo Sportsman: Azioni a breve raggio (12.8.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 13/8/2008
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UN PACHETTO Dl RICHIESTE DALLA RIUNIONE Dl IERI A ROMA PARTENDO DAL RIPRISTINO DEL MONTEPREMI
Azioni a breve raggio

Luigi Migliaccio
Sciopero si, a zi no... a meno che... Si potrebbe riassumere così il ferragosto dell’ippica italiana. Ieri mattina all’Hotel Colosseum di Roma, una lunga assemblea è culminata nella stesura di un documento uffici le firmato praticamente da tut e le associazioni rappresentativ delle categorie ad eccezione egli allevatori di Anac che pera tro avevano già intrapreso una trada alternativa nel dialogo con le istituzioni.
Evitando tanti giri di parole la situazione può essere così definita: se 11mW in qualche maniera potrà ga antire alle categorie, magari ttraverso le società di corse, c e si continuerà a correre con le medesime dotazioni antecede ti il primo agosto, almeno fino a q ando ci saranno risorse (cioè pr sumibilmente fino alla fine d ottobre) le categorie ripren eranno a dare i partenti, forse ià da domani in attesa che poi a cada qualcosa ai primi di settem re. Diversamente si fermerann i sin da subito e non sarà uno s iopero bianco” ma sarà accom agnato da altre marufestazioni i protesta.
Una volta tant si può parlare dell esistenza d una strategia, da attuare, ovviar ente, grazie anche all’ausilio ella politica, da condividere, afi nare, ma comunque reale.
L’unico strume to oggi che possa garantire ris rseal comparto, quel “qualcosa” che dovrebbe accadere è identi cabile in un Decreto che in qu Iche maniera vada a *coprire quanto stabilito dalla famosa le ge 449. In questo momento di cri i secondo Mario Masini, Frances o Gragnaniello e Gabriele Baldi he hanno organizzato l’assem lea, occorre che l’J, in attesa che la nuova rete e le nuove scommesse (la V7) possano andare a regime con una tassazione sicuramente più equa anche nei confronti della concorrenza , abbia a disposizione delle risorse minime garantite sulla falsa riga di quanto avviene per il Coni. In questa maniera il Comitato che ha organizzato l’assemblea ritiene che si possa poi procedere a una forte ristrutturazione dell’Ente che passi anche attraverso una maggior “tecnicità” dello stesso.
Si è convenuto da più parti che uno sciopero tout-court a metà agosto rischierebbe probabilmente, tra Olimpiadi e vacanze, di rimanere lettera morta, ma si è altresì stabilito forte e chiaro il concetto che con la riduzione del montepremi imposta dall’Unire in seguito aIl’assestamento di bilancio, correre in molti casi diventerebbe addirittura anti economico per molti operatori. Basti pensare che da un’indagine dell’Unagt è emerso che oltre il 90% degli allenatori di trotto fatica a incassare al “lordo” 3,000 euro al mese. Da qui l’esigenza di non poter scendere in pista se non con le dotazioni rapportate ai famosi 218 milioni per cui, agosto o no, se non ci sarà un “pronto” riscontro a tali istanze, il blocco sarà totale e non sarà accettato passivamente un eventuale “aggiramento” della protesta basato sul massiccio ricorso all’ippica estera.
I lavori parlamentari riaprono il 13settembre, considerato che un decreto legge necessita di 40 gg per essere presentato, c’è giusto il tempo per arrivare alla fine di ottobre, ma intanto già ai primi di settembre si saprà se i parlamentari, per lo più facenti capo al PdI che si sono impegnati in questo senso, saranno realmente in grado di presentare quello che è già stato ribattezzato il Decreto “salva ippica” e che, oltre al minimo garantito, potrebbe contenere quanto meno le premesse per attuare la riduzione di almeno 2 punti del prelievo sulle scommesse; un indennizzo da e per quanto incassato sulle concessioni dei Corner e per il loro mancato funzionamento nei tempi stabiliti; la possibilità che i 5 milioni previsti come spese promozionali per l’ippica da parte di Aams siano destinate a monte- premi; il recupero delle somme promesse dai due precedenti Mi nistri dell’Agricoltura, Alemanno e De Castro o la rinuncia sempre da parte di Aams almeno per l’anno in corso alla percentuale dell 1%riservata per la promozione della Tris.
Dopo il 1971 e dopo il 1999 è dunque forse la prima volta che le categorie del trotto e del galoppo si uniscono veramente in una strategia comune a tutela del comparto ippico. Dall’assemblea, non senza qualche momento di frizione, è nato un Comitato di crisi che avrà il compito di gestire l’emergenza nei rapporti con le istituzioni, Ne fanno parte Mario Masini, Giuseppe Botti e Fabio Carnevali per il galoppo; Francesco Gragnaniello, Pierluigi D’Angelo, Gabriele Baldi e Antonio Storti per il trotto. A questo punto la palla passa alì’1flt1T. Si attende una risposta su una materia comunque non semplice, ma con la consapevolezza che questa volta dall’altra parte potrebbe esserci un “avversario” in più, e parecchio scomodo: la coesione.

 
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