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Lo Sportsman: Categorie a confronto l’11 agosto  
Autore: roberto
Pubblicato: 13/8/2008
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Categorie a confronto l’11 agosto

Corsi e ricorsi. Poco meno di due anni dopo flppica italiana si ritrova nella Stessa situazione della fine del 2006. quando una lettera firmata dall’allora Segretario generale dell’Unire Franco Panzironi affermava che mancavano circa 35 milioni di euro per concludere l’anno e che questo “buco” avrebbe portato alla sospensione (o quasi) dell’attività negli ultimi due mesi. Allora il taglio venne evitato attraverso un contributo straordinario del Ministero dì 15 milioni e al reperimento di altri 20 che sarebbero poi stati "scaricati” sul bilancio 2007. E anche la previsione di un bilancio con un montepremi a 175 milioni formulata allora è stata evitata con “tamponi” vari. Da allora nulla praticamente è cambiato sul fronte delle entrate (anzi il gioco è ulteriormente calato) e visto che i soldi non si possono fabbricare si è ritornati nella stessa precisa situazione di allora, ovvero alla mancanza di 35/40 milioni di euro per far quadrare il bilancio dell’Unire. In attesa di provvedimenti normativi e legislativi (quote di prelievo, organizzazione e istituzione della filiera ippica), ovvero gli unici in grado di dare davvero una svolta in prospettiva, oggi la situazione appare decisamente confusa e in evoluzione giorno dopo giorno.
La novità sul fronte dei rapporti istituzionali è quella dell’incontro effettuato ieri fra i rappresentanti dei proprietari di trotto e galoppo (GragnanielÌo e Masini) e il sottosegretario del Mipaf Buonfiglio (promosso dal capogruppo regionale di An in Campania on. Rivellirii) riguardo “all’inaccettabile e indiscrirninato taglio del montepremi in attuazione del agiorno 16 agosto. Il sottosegretario Buonfiglio (vicino a Gianni Alemanno e tutt’ora Presidente della Procura della Disciplina dell’Unire ndr,) ha mostrato non solo attenzione rispetto alle reali difficoltà rappresentate causate in gran parte dalla legge 449, nonché dal fallimento della Bersani e dall’esorbitante pressione fiscale che hanno portato all’erosione costante delle scommesse ippiche, alla finc del Totip, all’abortire della scommessa V7 - ma anche disponibilità a raccogliere le istanze di stabilizzazione e, con ciò avviare un percorso partecipativo e cortdiviso teso alla ridefinizione normativa e fiscale del settore” recita il comunicato stilato dai due presidenti, che hanno indetto un incontro con tutte le categorie del trotto e del galoppo che si terrà lunedi 11 alle 10.30 nel quale verrà deciso il percorso da seguire durante lo stato di agitazione. Percorso che evidentemente potrebbe anche portare a uno sciopero, le cui modalità sono ancora tutte da definire, visto che ci sono correnti ben distinte di pensiero al riguardo. Una di esse propone il blocco immediato, un’altra invece il proseguimento dell’attività fino a fine mese con montepremi invariato e poi lo stop a partire dall” settembre.
E a proposito del calo del montepremi l modalità con le quali sarà applicato sembrano ancora avvolte nella nebbia. Intanto ci sono i calcoli dell’Unire che lasciano qualche perplessità, in quanto sembrano essere stati effettuati in base allo stanziamento proposto nell’ottobre scorso (relativo all’anno in corso) e non a quanto effettivamente speso, dato che negli ultimi due mesi dell’anno una nuova interpretazione del “taglio” aveva portato a un recupero. Inoltre sarebbe emerso che nel computo totale delle dotazioni sarebbero stati inseriti anche
gli importi “aggiuntivr delle Tris e delle SuperTris che, non calando, riversano il taglio sulle ordinarie. C’è poi, per Capannelle, il caso dell’aumento di 400mila euro del Derby, che peserebbe in maniera decisamente importante sull’importo “residuale” per gli ultimi mesi dell’anno. In ogni caso la situazione dell’ippodromo romano del galoppo prevede oggi un “gap” di 1,6 milioni da togliere alle corse ordinarie che, se confermato ufficialmente, porterebbe a un calo deciso delle dotazioni e, ovviamente, oltre a riportare a sette corse il programma, anché al taglio di alcune giornate. Stessa situazione anche per San Siro galoppo, che con i calcoli effettuati dall’Ente e comunicati via fax sabato mattina, si troverebbe a programmare sette corse per giornata, a tagliare circa cinque convegni e a richiedere di poter intervenire anche sul montepremi di listed e Hp per non arrivare a dotazioni troppo basse nelle altre corse. Rimangono altri dubbi da sciogliere. Il primo, relativo al galoppo, è quello riguardo alla possibilità di qualificare i cavalli per le corse importanti, visto che il calo delle maiden e delle condizionate po trebbe causare problemi. E per il trotto ci sarebbero da rimodulare in base alle nuove dotazioni tutti i parametri per l’inserimento nelle corse di Categoria.
Anche Giancarlo Baldi ha voluto intervenire nel dibattito in corso, attraverso questa lettera inviata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro del Mipaf Luca Zaia. «In seguito alle notizie apprese dalla conferenza stampa avvenuta in diretta sul canale Snai Sat (pacchetto Sky), sono rimasto profondamente colpito dalla leggerezza e dal menefreghismo con cui gli addetti Unire hanno esposto pessime iniziative e presunte soluzioni sul risanamento dell’ippica, Arrivando al succo del discorso si parla di un’ulteriore diminuzione del montepremi del 11,50% su base annua, pari al 24% negli ultimi cinque mesi della stagione in corso. La mia personale opinione è di bloccare urgentemente quest’iniziativa, perché sarebbe il crollo e la morte del mercato del cavallo da trotto italiano, attualmente tra i migliori allevamenti al mondo e simbolo del tricolore in quello che da sempre è stato lo sport dei Re. Il rischio è di danneggiare l’immagine di un Governo in grado di far ripartire con il piede giusto una nazione con le potenzialità come la Nostra, con un Presidente del Consiglio dinamico e sempre al servizio del popolo, pronto a trovare le migliori vie per portare in alto ed in ogni settore il prodotto “Italia”. Faccio quindi appello al Ministro dell’Agricoltura Zaia ed al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per un intervento immediato e deciso, perché l’unica soluzione che può accettare l’ippica e tutte le società di corse, è quella di restringere le giornate e la distribuzione proporzionale del montepremi stesso, rifare un’accurata analisi dei costi di bilancio deirente e autorizzare una diminuzione dei costi che non penalizzino l’investitore (proprietari, allevatori, allenaton, guidatori), onde avere lo stesso risultato ma non soffocare il mercato, la qualità e tutta la popolazione che dà vita a questo sport». MT

 
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