GLI EFFETTI DEL CALO Milano e Roma a circa 55mila euro per giornata
In questi giorni l’Unire sta comunicando ai singoli ippodromi l’ammontare del montepremi annuo, quello dal quale detrarre i saldi già utilizzati per i premi nei primi sette mesi di attività in modo da avere il saldo di quanto è effettivamente disponibile per effettuare le corse da ora a fine anno. I numeri comunicati dall’Ente propongano un calo su base annua, compreso tutto quindi anche grandi premi e rnatinée, appena superiore all’i 1%, che scaricando sulle corse ordinarie la mancata diminuzione cli classiche e differenziate sale a un dato compreso fra il 15 e il 16%. Si tratta di percentuali “annue”, quindi da riparametrare sul periodo restante, fatto che porta la diminuzione da effettuare in pratica intorno al 35%. A questo punto bisogna valutare quanto hanno speso i singoli ippodromi fino a ora, ovvero quanto è stato calato “prudenzialmente” nei primi sette mesi. Vi sono casi in cui, come a esempio quello di Roma trotto, nei primi sette mesi è stato tenuto un profilo basso con un meno 9% risultato anche effettuando una corsa in meno per giornata. Così facendo a Tor di Valle oggi, mantenendo inalterato il numero di corse e di giornate, si arriverebbe a correre per una media giornaliera di 55mila euro contro i 77 circa dello scorso anno. Milano trotto perderebbe di più, in quanto dopo qualche mese “basso” la pressione delle Categorie aveva portato al ritorno della media per giornata intorno agli 80mila del 2007. Il riscontro finale per San Siro oggi sarebbe quindi quello di correre per premi medi giornalieri di 53mila euro. Un altro esempio può essere quello di Montegiorgio, che chiuderebbe la stagione estiva con il calo già impostato nei primi mesi ma si troverebbe comunque dalla riapertura dì ottobre a presentare un montepremi giornaliero di 35mita euro, che porterebbe diviso su nove corse a un imbarazzante media di circa 4mila euro per corsa.
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