LETTERA APERTA DI SALVATORE MINOPOLI AGLI ALLENATORI, GUIDATORI, GENTLEMEN, PROPRIETARI ED ARTIERI ITALIANI
In questi ultimi anni ho dato la mia totale disponibHità nel partecipare a vario titoho a riunioni, conferenze e audizioni tutte convocate, a detta degli organizzatori, per tutelare la “NOSTRA AMATA IPPICA” e trovare dei rimedi per guarirla, ed ogni volta sono uscito da questi incontri ricolmo di speranze e di nuove aspettative per le promesse fatte da Ministri, Sottosegretari, Commissari e Direttori che negli anmi si sono avvicendati nella gestione degli enti preposti, accogliendo sempre umilmente e favorevolmente, imsieme ad altri autorevoli colleghi responsabili delle organizzazioni di categoria, le magiche soluzioniche cii venivano propinate e che ci invitavano ad avere pazienza e spirito di sacrificio nel nome della NOSTRA AMATA IPPICA”, fonte del nostro sostentamento quotidiano. Ma alla luce di questi avvenimenti, avendo potuto “vedere, ascoltare e toccare con mano” che niente è stato fatto per tutelare e salvare dal fallimento le centinaia di famiglie che vivono intorno all’indotto dell’ippica, che niente è stato fatto tranne i nostri sacrifici, perché davvero amiamo ‘l’ippica, sono venuto alla determinazione di dire: BASTA
BASTA con lo strapotere “lobbistico” degli allevatori che da anni manipolano a lorro favore le decisioni degli organi e degli enti proposti; BASTA con l’arroganza delle società di corse che si sono viste aumentare le loro provvidenze e che grazie al nostro lavoro introitano tior di milioni restituendo in cambio servizi scadenti; BASTA con le morosità delle società di raccolta gioco che sono debitrici di centimaia di milioni di euro; BASTA con il potere del palazzo: con un’UNIRE inutile, sprecona e fannullona dagIi enormi costi digestione; BASTA con UnireSat che nell’era della pay-tv e della pay-per-view trasmette gli eventi ippici i cui protagonisti oltre ai cavalli siamo noi senza versare un solo euro di diritti televisivi. È ARRIVATO IL MOMENTO Dl SCENDERE IN PISTA Non possiamo più permetterci di tergiversare ulteriormente, è arrivato il momentto di decidere e di adottare interventi che richiamino l’attuale situazione dell’ippica agli occhi di tutta l’opinionre pubblica. Alle incertezze del momento non si possono continuare ad opporre proteste banali e frammentaste: BISOGNA ESSERE UNITI E COESI Pertanto se verrà confermata dal CdA deLl’UNIRE la drastica riduzione del montepremi di oltre il 23% ti invito ad aderire alla mia proposta di sospendere ad oltranza la dichiarazione dei parttenti dal: 16 AGOSTO 2008 accompagnando lo sciopero con ulteriori e incisive azioni di protesta. L’unica via di salvezza è quella di un progetto trasparente e la trasparenza i del progetto viene dalla trasparenza delle persone, alL’UNIRE prima di tutto e subito dopo ai vertici dellea categorie e delle società di corse che dovranno partecipare al piano di stabilizzazione e rilancio. Comprendo che il momento critico spingerebbe a mediare accettando propostte diverse come quella di spostare la protesta a settembre o tare manifestazioni per le strade che dannegggerebbero solo i cittadini. Bisogna colpire al cuore del problema: rinunciando alla dichiarazione dei partenti tiutto si fermerà, Basta con i giri di potere e gli interessi particolari. Basta sacrifici per le sole categorie. Tanto vale tagliare i viveri a tutte le componenti del settore. RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITÀ Se sei d’accordo e condividi con me quanto esposto nella presente lettera non perrdere tempo, ti aspetto per sottoscrivere l’impegno comune di sospendere a tempo indeterminato la dichiarazione dei partenti.
Salvatore Minopoli (allenatore-guidatore)
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