ANNUNCIATO IERI IL TAGLIO AL BILANCIO DI 35 MILIONI, DEI QUALI 23 ARRIVERANNO DAL MONTEPREMI

Manovra d’estate

LUIGI MIGLIACCIO
La lunga giornata di attesa si è conclusa in tarda serata, quando le prime notturne cominciavano ad andare in scena nei vari ippodromi. Il CdA dell’Unire ha ufficializzato la “manovra” d’estate, quella annunciata nei giorni scorsi, quella del temuto calo del montepremi.
«Le novità del Consiglio di Amministrazione di oggi sono relative al taglio al bilancio. Taglio che purtroppo si rende necessario a fronte di una riflessione responsabile sulla situazione. I risultati delle scommesse non sono stati quelli sperati (ipotizzati nel business plan stabilito con Aams e concessionari) e quindi ci si trova a far fronte a questa situazione. C’è la speranza che da settembre il trend delle scommesse abbia un’accelerazione in positivo e quindi, in quel caso, di poter procedere a un nuovo assestamento. E proseguiremo anche nella lotta perché il prelievo sulle scommesse ippiche non sia penalizzante per le stesse a confronto con gli altri prodotti sul mercato» ha spiegato il Presidente Goffredo Sottile, annunciando poi i provvedimenti assunti dal CdA.
In pratica il Consiglio si è trovato a fare i conti con un “buco” di 35 milioni di euro (40 meno cinque di sopravvenienza attiva per una cartella esattoriale andata a buon fine). Per “pareggiare” si è trattato di operare un taglio complessivo al bilancio dell'1% che va a colpire tutte le voci, compresi i compensi ai membri del Consiglio, le convenzioni e in pratica tutte le altre voci. Alla fine il “sacrificio” del rnontepremi arriva a un totale di 23 milioni di euro da recuperare nel periodo da qui alla fine dell’anno. Un taglio che verrà comunicato alle singole Società di corse, alle quali verrà lasciata la facoltà di applicano distribuendolo “a pioggia” oppure tagliando il numero delle corse o delle giornate. Per questo c’è un limite minimo di montepremi per singola giornata ordinaria fissato a 30mila euro. Vengono mantenuti inalterati i grandi premi, ma non le matinée che diminuiranno della stessa percentuale delle “ordinarie”. Ovviamente il “taglio” sarà più drastico per gli ippodromi che fino a oggi non hanno operati cali prudenziali, che si ritroveranno a dover far fronte in questo finale di anno a una diminuzione più ampia, mentre altre Società avranno solo da effettuare correttivi di entità non trascendentale.
Nella conferenza stampa il Consiglio ha poi annunciato di aver affrontato il tema dell’articolo 84bis, modificandolo nella portata (il numero delle corse “chiuse” diventa del 10%) e nel tempo di applicazione, quindi con applicazione a partire dai prodotti concepiti nel 2009.
Gli altri temi toccati nel corso dell’incontro stampa sono stati quello delle deleghe all’interno del Consiglio. E in questo quadro al Consigliere Veronico è stata assegnata quella relativa alla convenzione con le Società (»Verrà chiusa entro settembre ottobre, partendo dal modello Deloitte che però ha dei limiti evidenti e verrà applicata a partire dal prossimo anno»).
Affrontati anche i temi dei rapporti istituzionali »Al momento sono inesistenti, ma stiamo lavorando per crearli. Il Consiglio prosegue comunque nel suo lavoro» e con Aams, riguardo soprattutto le evoluzioni del gioco, anche vista l’operatività della rete.

-11%
Il taglio del bilancio Unire deciso ieri dal CdA, del quale una parte, pari a circa 23 milioni, verrà riversata sul montepremì. L’entità del taglio è stata decisa dopo i riscontri del primo semestre, nel quale si sono registrati minori incassi per 23 milioni di euro. Colpite tutte le voci di bilancio dell’Unire. Passa agli ippodromi la facoltà di decidere se tagliare i premi per corsa oppure effettuare riduzioni sul numero delle corse o delle giornate.