GENERALE CECCHI, C.d.A DELL’ UNIRE, AVANTI TUTTA!

(Gianni Castelluccio)     Caro Generale, negli incontri all’UNIRE ho avuto modo di osservarla e “studiarla”, un vizio che noi giornalisti abbiamo probabilmente nel sangue. Ebbene, non lo dico per piaggeria, si è radicata in me la convinzione che si arriva ai vertici di una carriera prestigiosa (parlo di quella sua professionale) solo se hanno qualità superiori. Se avremo la fortuna di superare questo grave momento dell’ippica, mi auguro che lei faccia parte della cordata che, cambiando regole e consuetudini, ridia all’ippica innanzitutto la…dignità perduta.

Sono testimone dello sforzo suo e del C.d.A. per rimuovere gli arretrati in modo da poter ripartire da zero. Sono convinto che, contrariamente all’opinione generale, l’ippica non finirà nonostante tutto: la mia esperienza (circa sessant’anni nell’ambiente, ricoprendo tutte le cariche categoriali e battagliando in pista) mi suggerisce, se posso prendermi la confidenza, di darle qualche consiglio.

Alla base, il principio che per riparare una macchina complessa bisogna fare un programma ed affidare ogni pezzo a persone esperte. Cominciando dalle cose più semplici e facili. Osservando e correggendo quanto avviene quotidianamente, non facendo mancare l’informazione agli addetti ai lavori.

E’ di oggi, ad esempio, un avvenimento assolutamente negativo, che ha lasciato molte perplessità. Come lei saprà, all’ippodromo di Tordivalle (uno di quelli, guarda caso, che hanno finora goduto una …particolare attenzione) dopo due corse, il convegno è stato annullato per un guasto all’autostarter. Quello di riserva ed un terzo erano fuori uso, a testimonianza dell’incuria di quella dirigenza, pari soltanto alla solerzia con la quale corre dietro ad ogni odore di sovvenzione. Se si paragonano i salati provvedimenti delle Giurie nei confronti dei guidatori anche per un piccolo ritardo nello scendere in pista, sarebbe logico sapere quale multa sia stata comminata a quell’Ippodromo e se gli è stato almeno imposto il rimborso delle spese sostenute da proprietari ed allenatori e guidatori per partecipare al convegno poi annullato. Saperlo sarebbe già un bel gesto di trasparenza ed un segnale per far capire che l’Area Trotto dell’UNIRE non si attiva solo “contro” le categorie che producono, ma che la Legge (anche quella sportiva) è uguale per tutti.

Mi perdoni, egregio Generale, se ho profittato della sua pazienza e del suo tempo. Senza presunzione e sicuro di aver affidato alla sua intelligenza un messaggio che va oltre lo scritto.