PROPOSTA PER UN TAVOLO DEL GALOPPO
Assogaloppo, appello
all’unità di intenti

Nello stato di profoindo sconforto determinato all’accelerazione che la crisi dell’Ippica Italiana ha subito e sta subendo negli ultimi giorni, continua la corsa ad esporre teoremi per la soluzione dei problemi che ci attanagliano, da parte di personaggi ed esponenti più o meno rappresentativi dell’ippica italiana, il risultato, che pur prescinde dalla validità delle esternazioni il più delle volte condivisibili, è un caotico prodotto di decine di voci che hanno, qualle impatto predominante, il potere assoluto di confondere, dimostrando per di più le mille anime dell’ Ippica agonizzante.
Per questo che noi di Assogaloppo abbiamo insistito e, più che mai oggi, insistiamo nell’indicare quale mossa prioritaria ed imprescindibile la costituziome di una confederazione formata da due soggetti delegati da ognuna delle Associazioni di categoria di rilevanza nazionale, perché ci si confronti con equilibrio e buonsenso, privi di ogni pregiudizio e confortati dalla fiducia dei nosttri associati, tutti con l’unico intento di prornuovvere un programma chiaro, sintetico ed immediiatamente attuabile, che ci consenta il ripristino, di una situazione di “normalità” nella quale chi produce abbia il rispetto delle Istituzioni e non venga, invece, da queste quotidianamente bistrattato. Attualmente, ipotizzando di realizzare tale organismo per ciò due concerne il Galoppo, il Tavolo di Lavoro raccoglierebbe in tutto circa 10- 12 rappresentanti, ovvero si realizzerebbe un “pool” sufficientemente snello ed agile, doti indispensabili per orperare con equilibrio e sveltezza.
Ci sembra evidente che la “voce” che l’Ippica Italiana deve far sentire, in tempi bui come quelli che stanno sconvolgendo la nostra attività, debba essere: una, forte e chiara.
Mille voci ci vedrebbero inevitabilmente soccombere.
Fabio Carnevali