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Lo Sportsman: Un Consiglio delicato e fondamentale (31.7.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 31/7/2008
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BILANCIO E ARTICOLO 84 BIS
Un Consiglio
delicato
e fondamentale

Assestamento di bilancio, piani provvidenze e modifica a{l’art. *4 bis del Regolamento delle corse al galoppo. Un ordine del giorno pieno di argomenti assolutamente delicati e forse anche vitali per il settore. Il CdA dell’Unire $i appresta ad effettuare oggi quella che, frse, è la riunione più delicata del suo mandato. E I fa in un clima infuocata, non solo per il caldo estivo.
Ovviamente sotto la voce “aSsestamefltO di bilancio” c’è il preventivato taglio al montepremi e, visto che si tratta più di una certezza che di una possibilità, soprattutto ci sono le modalità con le quai questa diminuzione verrà attuata, visto che c’è una bella differenza tra i’interventb sul numero delle corse, ipotesi dolorosa ma che corisentirebbe di salvare immagini e credibilità del settore, e lo spalmare a pioggia il calo percentuale, provocando quindi una discesa complessiva dell’inter comparto. Da parte delle Categorie arriva dalla Campania la proclamazione dello stato di agitazione che provocherà, a partire da venerdì, una protesta sotto forma di un ritardo di mezz’ora dell’inizio delle corse negli ippodromi defta Regione riservandosi “di adottare quasiasi mezzo lotta alfine di ottenere quanto promesso I dall’on. Paolo De Castro, Ministro della Repubblica, e ultimamente dagli esponenti del PdL nel corso della campana elettorale”.
Sul fronte delle provvidenze c’ da approfittare dello spiraglio aprtosi martedì nei corso della riunione al Mipaf con i dirigenti del Ministero (nessun incontro con Zaia, che era a Brescia) nella quale è stata definito un percorso per trovare una soluzione “equilibrata” per chiudere la vicenda.
Altro tema molto caldo è la mødiflca all’articolo 84 bis, quello della chiusura d*l 20% delle corse per i 2 e i 3 arei che diventerebbero riservate ai figli degli stalloni funzionanti in Italia. Provvedimento che andrebbe a chiudere oltre 100 corse per i 2 anni delle 500 che rientrano nelle categorie interessate e circa 200 per i 3 anni (un totale di circa 300 quindi) che ha scatenato ùna lunga serie di reazioni da parte di allevatori e proprietari, fra i quali hanno fatto sentire la loro voce oltre afl’Anac anche tutto il gruppo facente “capo” a Cristiana Brivio,1 Giuseppe Rosati Colarieti, meptre in effetti non abbiamo potuto registrare alcun sostegno reale all’iniziativa, ai di la di qualche affermazione pronunciata dietro
le quinte dai promotori della stessa. Anclfie se ci sarebbe piaciuto avere dai “supporter” della chiusura un loro parer sull’effettiva opportunità (generale e non personale) di adottare questo provvedimento. Anche perché conti precisi sul numero di corse che verrebbero chiue dimostrano che diventerebbe difficilissino qualificare i cavalli per le iisted e gli handicap visto ad esempio nella primavefra milanese ci sono state 39 maiden di cui teoria fino a 29 potrebbero essere riservate.
E da proprietari e allevatori arriva anche a volontà di procedere attraverso ricorsi al Tar nel caso la norma venisse applicata così com’è, in quanto avrebbe carattere “retroattivo” e penalizzante v rso che ha coperto quest’anno le fattrici all’estero (I maggioranza) e verso chi ha gjà acquista o i cavalli e ora si troverebbe cop il 20% delle corse chiuse. Modifiche quindi auspicabili, o trasformando la norma esattamente “alla francese”, qiindl con l’aggiunta di “o cavalli ltalianlU, oppure diminuendo drasticamente la portata de la stessa e soprattutto differendone l’applicazione alle coperture da effettuar nel 2009.

 
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