Ha vinto in 22 gruppi i mettendo ko gli sceicchi Aidan O’Brien come Re Mida ai suoi cavalli spuntano le ali
di Antonio Lupo Vado al massimo. Classiche spalmate in ogni angolo della terra, nella Vecchia Europa, dove è nato e ha conosciuto la gloria, e negli States, anche lì accolto come un prodigio del turf. Vittorie a raffica, campioni forgiati con mano abile e alle spalle, il gigante Coolmore, allevamento principe, che garantisce ricambi importanti e atleti dotati di qualità super. Aidan O’Brien, vicino ai 40, dalle verdi pianure del Wexford ai trionfi di Epsom, Ascot e Longchamp. Uno tsunami che ha travolto e ha messo in un angolo gli sceicchi, Godolphin kaputt, assicurando fama e prestigio alla premiata ditta Tabor-Magnier. Prima era Sangster a dettar legge nell’Isola del Trifoglio. Ci pensava l’altro O’Brien, Vincent, icona che ancora troneggia con sei Blue Ribbon tra le colline del Surrey, e Grand National, anche quelli vinti nella pioggia e nel vento di Aintree. E a far quadrare il cerchio, per Vincent il “maestro”, interveniva Piggott, jockey dalle mille risorse, col suo estro e le sue magie. Aidan non ha legami di sangue con Vincent, ma ne ha ereditato il centro di allenamento a Ballydoyle, Irlanda dalle radure sterminate, spazi immensi dove i purosangue galoppano e vanno alla conquista del mondo. Nel 2008 Aidan O’Brien ha fatto tabula rasa in 22 gruppi 1, ma la sua annata migliore è stata il 2001 con 23 centri, quando la sua stella non era così luminosa e il giovane trainer non cavalcava l’onda del successo con l’incontrastato dominio di ora. Sabato nelle Eclipse, siglate sul filo da Mount Nelson, il dodicesimo sigillo nelle sfide elitarie di quest’anno, sigillo che ha spinto William Hill a proporre “Aidan the genius” a 4-6 per il nuovo record assoluto in fatto di gruppi 1, detenuto dall’americano Bobby Frankel con 25 traguardi di vertice da gennaio a dicembre. Aidan ha opzioni dovunque. Nelle King George manderà in campo Duke of Marmalade (5-4 favorito), nell’imminente Grand Prix de Paris la sua chance è Frozen Fire, derbywinner al Curragh. E poi, a breve scadenza, Jean Prat, July Cup, Oaks irlandesi, Sussex, tra le pieghe di Goodwood. Di tutto e di più.
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