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Lo Sportsman: tanti scenari nessuna certezza (19.7.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 21/7/2008
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POLITICA, ECONOMIA, VOCI CHE PORTANO AL PANICO
Tanti scenari
nessuna certezza

La “smaterializzazione” di Guido Mezi dall’Unire ha avuto l’effetto di una frana in un lago. E l’ondata di voci e illazioni che si è scatenata nelle 24 ore seguenti deve ancora terminare. Voci di imminenti disastri, di situazioni senza via d’uscita. Voci anche di sciopero, come quelle provenienti dalla riunione delle categorie di giovedì a Bologna, al termine della quale è stato deciso di porre una serie di ultimatum, prevedendo la “deadline” del 7 agosto per il pagamento dei premi relativi a maggio, il blocco immediato in caso di calo del montepremi e la richiesta di porre immediatamente le cosiddette “soglie” per i casi di doping.
A parte ciò l’impressione è che la confusione sia totale. C’è in atto uno “scontro” politico, che ha visto il Ministro Zaia respinto nuovamente in sede di Commissione Bilancio della Camera nel suo tentativo di far passare come emendamento la norma che riduce i componenti dei CdA. Scontro che propone oggi un distacco completo fra Mipaf e Unire, fra i quali non vi è stato il minimo colloquio, e che però lascia aperta la porta anche a uno scenario in cui il Commissariamento potrebbe anche non essere effettuato visto che sembra sponsorizzato solo da una parte della Lega.
C’è soprattutto una situazione economica riguardo alla quale cominciano a circolare teoremi di disfatta, sotto forma di voci di mancata approvazione del bilancio preventivo da parte del Ministero e della necessità di sospendere per due mesi le corse, riproponendo così pari pari quanto aveva ipotizzato l’allora Segretario Generale Franco Panzironi nella seconda metà dei 2006. Voci che hanno evidentemente qualche fondamento, ma per ora non hanno nulla di ufficiale.
Ci sono infatti diversi fronti da valutare, Il primo è quello che propone la mancata erogazione da parte del Mipaf dei vari “contributi” stanziati prima da Gianni Alemanno e poi da Paolo De Castro. Si tratta di 22 milioni relativi al 2006, 19,2 deI 2007 e 18 del 2008, ai quali vanno aggiunti residui di 900mila e di 2 milioni per manifestazioni “extra”, oltre a 15 milioni la cui erogazione è stata sempre “contestata” dagli alti dirigenti del Mipaf. Si tratta di un totale di 78 milioni di euro, regolarmente a bilancio ma attualmente non disponibili.
Ci sono poi altre partite, fra le quali la più delicata è evidentemente quella relativa ai circa 90 milioni iscritti a bilancio come crediti per l’utilizzo del segnale televisivo, che sarebbero stati considerati inesigibili. Al momento non risulta giunta all’Unire alcuna comunicazione in questo senso, anzi nel marzo scorso l’Ente ha richiesto ufficialmente le somme dovute alle Agenzie, bloccando eventuali prescrizioni. Ovviamente le Agenzie non hanno provveduto ai pagamenti di somme che tutti sapevano essere sostanzialmente “virtuali” e che sarebbero servite per mantenere la partita aperta fino al momento dello sperato aumento delle scommesse, in modo da chiuderla poi nella maniera più indolore possibile. Relativamente a questa vicenda sono poi intervenuti due fattori nuovi, Il primo è ovviamente il bando indetto per le 321 agenzie storiche in seguito alle pressioni dell’Unione Europea, che porterebbe alla necessità di una chiusura rapida della vicenda. Il secondo è il trasferimento da Unire ad effettuato il mese scorso, di tutte le pratiche relative alle agenzie storiche, quindi anche della competenza per effettuare un’eventuale transazione. Transazione che ricordiamo essere già stata preparata due anni fa, ma bloccata in quanto non era stata firmata dal Ministro delle Politiche Agricole. Rimane quindi l’opzione che quel documento, magicamente tornato alla luce, sia stato effettivamente controfirmato di recente da
Zaia, azzerando di fatto il credito vantato dall’Unire. Così come è possibile che Aams abbia scelto di operare una diversa transazione, ma in questo caso la responsabilità economica potrebbe anche essere trasferita ai Monopoli. Complicato? Si, terribilmente complicato.
Ci sono poi altre partite aperte, riguardo a fondi vari, come quello del totalizzatore, che avrebbero potuto, o dovuto, portare altre risorse all’Ente.
Unire che sul fronte interno deve anche risolvere i suoi problemi, primo fra tutti quello del Segretario Generale, Il posto è toccato, con l’etichetta di facente funzioni, al Direttore Generale dell’Area amministrativa Riccardo Acciai, che però dovrebbe avere il contratto in scadenza fra un paio di mesi. “A seguito delle irrevocabili dimissioni presentate da Guido Melzi d’Eril, il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Unire, con delibera d’urgenza ha nominato in data odierna Segretario Generale facenti funzioni il dott. Riccardo Acciai che mantiene la carica di Direttore Generale dei Servizi Amministrativi” recita il comunicato.
Acciai che è anche impegnato nella fase finale dei collaudi del progetto e-unire, quello dell’informatizzazione dell’Ente. Collaudi che, se superati, dovrebbero rendere finalmente operativa un’iniziativa partita diversi anni fa, costosa e il cui effettivo funzionamento sarebbe ancora tutto da verificare. Tanti scenari, nessuna certezza. Con il panico che comincia a serpeggiare nell’ambiente, fomentato anche da voci fatte circolare nelle ultime ore. Voci che a questo punto andrebbero confermate o smentite ufficialmente da quei Mipaf e Unire che però hanno le linee di comunicazione totalmente interrotte. MT

 
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