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Lo Sportsman: Ministro Zaia incroci obbligati (18.7.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 18/7/2008
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TANTI NODI DA SCIOGLIERE
Ministro Zaia incroci obbligati

Il telefono di Guido Melzi è spento da mercoledì sera. Nessun contatto, neppure con gli amici, nessuna spiegazione ulteriore della decisione, comunicata solo nella tarda serata al Presidente Unire Goffredo Sottile. La lettera con la quale Melzi ha lasciato ufficialmente l'incarico è stata regolarmente protocollata e tutto questo significa che si tratta di una decisione irreversibile, decisamente improvvisa, che forse ha alle spalle anche motivazioni strettamente personali e non solo i tanti problemi dell’ippica e le numerose contestazioni piovute soprattutto negli ultimi giorni. Dall’Unire non vi sono dichiarazioni ufficiali e solo nei prossimi giorni si potrà chiarire un quadro ad oggi totalmente confuso. A cominciare dalle tante ipotesi delle quali si vocifera riguardo al possibile commissariamento dell’Ente nonostante la bocciatura (pressoché completa visto che a favore hanno votato solo i deputati della Lega) dell'emendamento con il quale veniva riproposta la riduzione dei componenti. Il Cda degli Enti vigilati dal Mipaf. Ipotesi che spaziano da quella dell’accoppiata di ritorno Abate-Panzironi, sponsorizzta dal sottosegretario Buonfiglio, a quella di una continuità con l'’attuale gestione sotto forma di un team composto da Sottile e Cecchi. Come si può capire soluzioni diverse come la notte e il giorno, fra le quali probabilmente ce ne sono tante, tantissime altre. Quello che è certo è che la situazione, già appesa a un filo, rischia di precipitare di fronte a un vuoto istituzionale ed economico che ricade ora sulle spalle del Ministro Luca Zaia, chiamato a prendere decisioni immediate sia riguardo alla governance dell’Ente che alla parte finanziaria, visto che molte partite attive del bilancio, compresa quella relativa ai contributi promessi dal precedenti ministro, per ora sono solo sulla carta, ovvero soldi virtuali... Il giovane Ministro leghista, respinto due volte politicamente nel tentativo di inserire la riduzione dei 4 membri del Cda, si trova in una situazione non invidiabile riguardo all’ippica. Con un parterre arrabbiato, un Ente destrutturato e senza professionalità tecniche e probabilmente anche le casse vuote. Con problemi da risolvere subito come quello della convenzione degli ippodromi (sarà
approvata la recente delibera del CdA?), del doping, del completamento del progetto "due campi” e dell’ormai prossimo bando che riguarda le agenzie storiche. L’improvvisa smaterializzazione di Guido Melzi indubbiamente crea un ulteriore problema e apre la partita per la successione, una partita che si giocherà ovviamente sui tavoli della politica e che ovviamente richiederà tempo, con gli avvoltoi neri già svolazzanti intorno alla poltrona. Quel tempo che l’ippica non ha più, dopo i tanti disastri del passato e un periodo caratterizzato più da promesse e mediazioni che da quegli interventi decisi e concreti avrebbero portato comunque a un conflitto sociale che nessuno voleva. Oggi è arrivato forse il tempo della ristrutturazione pesante, quella che Melzi sarebbe stato in grado di pensare ma che per primo non avrebbe mai potuto realizzare. Per riuscirci non bastano buone idee, servono forza politica e investimenti a sostegno.

MT

 
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