RIDDA DI IPOTESI E NESSUNA CERTEZZA DOPO L’ADDIO DI GUIDO MELZI ALL’ENTE Unire nella nebbia
LUIGI MIGLIACCIO La notizia era in un certo senso attesa: Guido Melzi lascia la poltrona di Segretario Generale dell’Unire, In realta negli ambienti vicini all’Ente ippica nazionale si sapeva che un evento del genere potesse essere quanto meno imminente, I rapporti, a dir poco inesistenti, col nuovo Ministro per le Politiche Agricole e Forestali Luca Zaia sembravano un sintomo ben preciso di un disinteresse verso l’attuale governo del mondo ippico da parte delle istituzioni. In oltre due mesi di mandato il Ministro non ha ricevuto il Consiglio d’Amrn inistrazione e il suo Presidente Goffredo Sottile che pure si diceva essere stato nominato attraverso un percorso bipartisan, Lo stesso ielzi avrebbe avuto notevoli difficoltà ad interfacciarsi col suo diretto interlocutore, il Capo Dipartimento Ambrosio. Le voci cli Commìssariamento si erano fatte via, via più insistenti e, anzi, due settimane or sono si era parlato di un provvedimento già emesso nell’ottica del Decreto che imponeva la riduzione dei membri del (dA. degli Enti pubblici collegati al Ministero Agricolo. Oltretuttto negli ultimi tempi Melzi era stato fatto oggetto di attacchida parte di diverse componenti interne al mondo dell’ippica. Proprio mercoledì scorso aveva avuto un giudizio favorevole dal Consiglio di Stato in merito a un ricorso intentato da un’associazione di guidatori e in questi giorni dovrebbe esserci un altro pronunciamento per un ricorso opposto dalla società che gestisce l’ippodromo di Tagliacozzo peraltro già vinto in sede di Tribunale Amministrativo Regionale. Adesso l’abbandono della carica istituzionalmente più forte e il prevedibile definitivo Commissariamento dell’Ente che potrebbe arrivare entro la fine del mese, lasciano il comparto ippico in una sorta di preoccupante vuoto di potere. In teoria il CdA dovrebbe nominare ieri un nuovo Segretario, ma appare difficile che ciò possa accadere senza un’adeguata copertura politico. Si potrebbe optare per una soluzione interna, ma a questo punto i papabili sarebbero due dirigenti con il contratto in scadenza nei prossimi mesi, owero Riccardo Acciai e Marco Pìttaluga. Tutto ciò mentre la situazione del comparto non è certo rosea. Si parla insistentemente di un robusto taglio al montepremi al traguardo. Inevitabile, si direbbe, dal momento che gli incassi delle scommesse viaggiano su un -6,53% per quel che riguarda le ordinarie e -16,51% per quel che concerne la Tris. Il gioco nei corner sembrerebbe in grado di invertire la tendenza, ma siamo ancora il, piena fase sperimentale con il problema degli orari e delle corse straniere per cui al momento il bilancio tenderebbe proprio ad indicare la soluzione del taglio, nonostante il recente accordo con gli ippodromi che avrebbe ‘liberato’ circa venti milioni di euro da riportare mel bilancio ordinario deH’Ente e quindi, preswmibilmente, utilizzabili per tamponare le emergenze primarie. Intanto oggi buona parte deglii operatori ippici, quelli aderenti all’lntercategoriale, si riuniscono a Bologna. Lo scopo originario era quello di stendere un piano d’azione condiviso per protestare contro i taglli ipotizzati, è chiaro che alla luce di quantco accaduto nelle ultime ore si dovrà stabUirre se esiste realmente un interlocutore in grado direcepire un’eventuale protesta. Intanto il Ministro Zaia, che potrebbe essere proprio il diretto interessato, dovrebbe a questo punto accelerare sulla nomina cli un nuovo commissario. Nelle scorse settimane erano stati fatti i nomi di Nicola Molteni pnma e di Francesco Saverio Abaate poi, ma non vanno affatto escluse soluizioni alternative, magari di spirito completzamente differente, anche perché in quest caso, non essendoci più un Segretario Generale, occorrerebbe dare anche un indirizzo tecnico alla nomina. All’orizzonte, magari i nel ruolo di sub-commissario, potrebbe ancche riaffacciarsi l’ex Segretario Generale Franco Panzironi che nel frattempo è stato imcaricato dal Sindaco di Roma Gianni Aìemarnno (ex Ministro delle Politiche Agircole di dirimere con la società di gestione dell’ippodromo delle Capannelle, la questione relativa ai canoni da questa dovuti al comune capitolino.
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