CARO MELZI, SEI UNA CANNONATA! (Gianni Castelluccio) Caro conte Guido, tanti anni di ippica vissuti da entrambi sia pure a diversi livelli (tu hai volato sempre alto, io mi sono tenuto terra terra, con quelli che l’ippica la “fanno” umilmente), spesso insieme, mi dà il privilegio di conoscerti bene. Se così non fosse, non ti avrei dato, personalmente e con le categorie che via via ho rappresentato, tutto il mio consenso e tutto l’appoggio possibile. Proprio per le tue capacità tecniche, e per la tua dialettica efficace, abbiamo creduto in te, e ti abbiamo portato ai più alti incarichi in sede UNIRE, dove hai fatto il Presidente ed attualmente occupi la posizione di segretario generale, che è ancora più “efficace” della presidenza. Lo abbiamo voluto fortemente perché eravamo convinti che avresti fatto non i “nostri interessi” ma avresti agito secondo giustizia, senza guardare in faccia a nessuno. Purtroppo il tempo ci ha dato torto. La tua lettera di risposta all’avv. Gragnaniello, esasperato per l’immobilismo dell’Ente nei confronti delle categorie, e la sua sollecitudine nei confronti delle Società di Corse (alcune), è davvero un capolavoro. Chi la legge, se non la sa interpretare tra le righe, si convincerà che l’avvocato Gragnaniello è un pazzo furioso, che inventa bugie e calunnie nei confronti dell’Ente per il solo gusto di destabilizzare. E che, al contrario, tu lavori in maniera certosina nel solo interesse dell’ippica. Quali vantaggi abbiano tratto le categorie produttive dal tuo avvento rispetto all’era Panzironi, non l’hai detto. Ci pagavano con ritardo, ora ci pagano con enorme ritardo. Diminuiva in continuazione il monte premi, ora è ridotto all’osso e si parla (vox populi…) di un ulteriore dimagrimento. Ci avevi promesso che nulla sarebbe stato fatto, se non concordato preventivamente con le categorie, e ci hai fatto arrivare addosso l’attuazione di un regolamento antidoping per i guidatori senza averlo fatto vedere a nessuno. Ci avevi detto che era pronto il nuovo regolamento antidoping per i cavalli, e non hai sospeso i processi che vanno avanti con il vecchio regolamento. Hai tenuto in vita delle Commissioni di disciplina il cui unico scopo sembra quello di scovare nel passato remoto, infischiandosi delle prescrizioni, peccatucci veniali (ritardi nei rinnovi ecc.) per giustificare la loro presenza, tralasciando e ritardando le cose più gravi, specie se a carico di guidatori “importanti”. Caro Guido, non vado oltre: sarebbe un’offesa per la tua intelligenza. Aggiungo solo una cosa a proposito della tua risposta a Gragnaniello, perché è indigeribile: non è da te chiedergli di dimettersi insinuando che i proprietari “attendono” con ansia elezioni democratiche. Perché questa è una bugia non degna di te: sai benissimo che i proprietari, a parte Di Stefano, non hanno mai avuto un Presidente che si è interamente votato a loro come Gragnaniello. E chi spera che si dimetta, lo fa solo perché è dalla parte di chi l’ippica se l’è mangiata, e vuole spollicarsi anche l’osso senza che nessuno si opponga. Comunque debbo congratularmi per l’accuratezza con la quale hai confezionato la risposta sul trotto. Parecchi che non ti conoscono bene, e che non vanno oltre lo scritto, ti hanno creduto. Bravo! |