BERARDELLI SUJLLE ELEZIONI DEI PROPRIETARI GALOPPO

Programmi e idee, un confronto in assemblea

Questa tornata elettorale per il nnnovo delle cariche sociali dell'Unpcps è stata quanto di più distorto e lontano dalla realtà si potesse immaginare. Da una parte si è presentata una lista compatta di candidati con un programma condiviso e credo universalmente condivisibile, una scadenza per la verifica del proprio buon operato, con i propri nomi e cognomi esplicitari. Tra l’altro questa lista aveva il merito di tentare, dopo anni di divisioni, di ricondurre ad unità le varie anime del nostro settore, grandi nomi, grandi scuderie, passato e presente, con la presenza di valenti e appassionati giovani accanto alla consolidata esperienza dirigenziale dei meno giovani. Tutti sono stati votati per convinzione e coscienza.
Dall’altra una lista “segreta", senza programmi, solo sette nomi, per carità, per sfruttare appieno l’opportunità offerta dallo statuto dei sette su dieci. Le schede raccolte attraverso il clientelismo e la prepotenza a Roma e le menzogne e le calunnie a Milano. Con incompatibiità palesi rispetto allo statuto (art. 15), con dichiarazioni che suscitano un sorriso rispetto al numero dei cavalli posseduti, anche di consiglieri eletti. Voi pensate davvero che un centinaio di soci possano aver vergato con la loro mano quei nomi o almeno essere stati messi a conoscenza, consegnata la scheda nelle mani che le hanno raccolte, del contenuto delle stesse?
Il tutto in un momentito di grave crisi, se non di declino del nostro settore, dove tutti dovremmo fare quadrato per non morire. Dove l‘attuale Unire, che finalmente, dopo un rodaggio, un pò troppo lungo per la verità, sembra aver iniziato un programma di rilancio, avendo bisogno di categorie compatte e costruttive, magari legate in un patto federativo (vedi programma elettorale).
La spaccatura ora è totale. Che l'ippica presentano ora al Ministro delle Risorse Agricole? O forse è proprio quello che si vuole! Signori “eletti” fate un passo indietro, per carità ippica!
Sottoponiamoci tutti ad una verifica di un’assemblea pubblica. Basta con questo sistema del voto per posta. Presentiamo uomini e programmi e impegniamoci ad accettare, subito dopo il responso, questa volta autenticamente democratico. Chi perde non fa altre associazioni alternative ma coopera con chi, attraverso le dee e la credibilità del programmma, ha prevalso!
Stefano Berardelli