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Lo Sportsman: L’incontro con Sottile (25.6.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 28/6/2008
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L’incontro con Sottile

Risultati come il varo della nuova V7 con aliquote “civili”, come il calo dei prelievi a favore degli scommettitori. Abbiamo saputo che, per sempio, Snai si è dichiarata disposta a rinunciare a una precentuale di quanto spetta per contratto alle agenzie per restituire di più ai giocatori e quindi utilizzare l’effetto volano per aumentare le scommesse... «Certo, e non solo. Noi, con la determinazione che ho citato prima, porteremo avanti tutte le battaglie in favore di questo settore, che deve avere i mezzi per poter rilanciarsi. Abbiamo capito cosa serve e stiamo progettando il futuro, ma, ripeto, nella struttura pubblica ci sono vincoli e situazioni che rendono tutto molto più complesso».
Anche al suo interno il settore ha bisogno di riforme, di una nuova immagine, di una cerrificazione del prodotto che solo l’Unire può dare. «Abbiamo cominciato ad affrontare l’argomento del doping, per il quale ho affidato la competenza al generale Cecchi. Si è partiti con una nuova Commissione scientifica per analizzare quanto succede. Stiamo valutando il doping sotto tutti gli aspetti, anche quello economico risultante dai costi delle analisi e della struttura. Casi come sappiamo che la giustizia ippica non funziona, che ci sono tanti campi in cui serve intervenìre, quello del lavoro e della sicurezza. Ecco, vorrei fare una parentesi, in questi giorni ho chiamato il vicecapo della Polizia chiedendogli di seguire con particolare interesse il caso del cavallo appena rapito (Daguet Rapide ndr.). Questo tipo di accadimenti ha risvolti pesanti per l’immagine del settore e la pulizia e la trasparenza sono una delle nostre priorità. Stiamo poi lavorando in maniera intensa sulla nuova convenzione con le Società, ma anche qui evidentemente non è semplice chiudere con un passato che ha creato grandi problemi, quelli che ci troviamo proprio oggi e che fermano qualsiasi provvedimento innovativo».
Come ha detto il suo team sta lavorando. Ma un Ente pubblico ha bisogno come l’aria di una forte
copertura del Governo. «Noi siamo una squadra affiatata, composta da persone che hanno un curriculum importante e che hanno dimostrato negli anni di saper risolvere i problemi. C’è un ottimo rapporto anche con il Segretario Generale Guido Melzi, che permette di andare al di là delle competenze specifiche. Siamo anche una squadra molto aperta al confronto con gli operatori del settore, con i quali vogliamo avere un rapporto diretto che permetta di migliorare tutto il sistema. Ma da parte degli operatori vorremmo anche avere quel supporto e quella collaborazione che l’Unire, come punto di riferimento istituzionale del settore, merita di avere. Aspettiamo di incontrare il nuovo Ministro per prospettargli quelli che sono i nostri progetti, le nostre idee, insomma tutto quello che a breve scadenza potrebbe portare al rilancio del settore. Se lo troveremo d’accordo proseguiremo con ancor più convinzione nel nostro lavoro, altrimenti ne trarremo le debite conseguenze». MT

 
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