Segno più a mezzo servizio

MARCO TRENTINI
Non sono dati facili da confrontare quelli della prima giornata defl’”ippica nazionale” estesa a più corse. Mancano infatti riferimenti precisi, soprattutto per quanto riguarda gli orari (lo scorso anno si era corso solo di sera con sei campi contro nove di quest’anno) e quindi il segno più, che porta il movimento dai 5 di lunedì 18 giugno dello scorso anno ai 5,7 milioni di questo lunedì, è da prendere con le pinze. Impossibili da confrontare direttamente anche gli esiti delle Tris, dato che il cambiamento radicale di orari (17.30 e 21.30) non era stato recepito da molti. L’analisi più attendibile, a parte quella della distribuzione del gioco della giornata (vedi tabella grande) è quella relativa ai due campi che hanno ospitato il debutto dei “due campi”, ovvero Albenga e Garigliano, che trovate corsa per corsa e scommessa per scommessa nella tabella più piccola.
Il risultato è coerente per entrambi gli ippodromi e quindi può essere considerato una base di partenza per quantificare l’im patto che la rete dei corner ha avuto su queste corse. Impatto che è facilmente stimabile in 30mila euro medi di maggior gioco sulle trio, mentre il vincente sembra aver sofferto qualcosa (probabilmente qualche difficoltà “operativa” nelle agenzie) e la somma dell’accoppiata (ordine e disordine> appare leggermente positiva. In definitiva si può parlare, in questo primo giorno, di un”aggiunta” di circa 200/250mi la euro complessivi. Che con le grandi difficoltà e il funzionamento pessimo della macchina di comunicazione fra provider e punto vendita è da considerare non male. «Sono contento di questo primo risultato. Anche la Ferrari di formula I la prima volta è tanto se conclude un chilometro. Poi, lavorandoci sopra giorno dopo giorno, arriva a vincere i gran premi. Ecco, per noi c’è tantissimo da lavorare e vorremmo anche che gli altri, provider e ippodromi, facessero lo stesso, senza limitarsi ad aprire il negozio come se nulla fosse successo,» dice il segretario generale dell’J1i, fW1-
La macchina organizzativa ippica, pur con tutte le perpiessità relative alla programmazione di corse con scarsissirno appeal, è partita quasi bene, con un programma televisivo sostanzialmente riuscito anche se da sviluppare, esattamente come la scelta delle corse. La parte “esterna”, che comprende anche una fetta degli ippodromi, evidentemente ha dato l’impressione di essere impreparata. Lunedì ad Albenga non si poteva giocare sulle scommesse “nazionali”, mentre al Garigliano tutto fun zionava e anche ieri a Milano non c’erano problemi. E la mappa delle Società propone diversi casi di mancato adeguamento dei terminali, nonostante ci fosse tutto il tem
po, visti i ritardi. «Da noi tutto ha funzionato bene. Ci sembra anche di aver proposto un prodotto televisivo godibile e siamo più che convinti che si tratti di un’iniziativa da sostenere. Per il Garigliano il problema semmai è l’orario d’inizio, perché in questa fine di giugno siamo disposti a sacrificare il “campo” iniziando presto, ma a luglio la nostra fascia oraria non può che essere quella della sera, quindi quella con la Tris principale» le parole di Luca D’Angelo.
Rimane il capitolo dei corner. Oltre all’indagine “sul campo” pubblicata ieri, la prima panoramica propone una partenza tutto sommato accettabile della parte col legata con Snai e invece un avvio a mezzo servizio, con parecchi buchi, della fetta Sisal, mentre Lottomatica sembra rimasta al palo, «Il corner Better qui vicino all’ippodromo, di proprietà di un grande appassionato, non è riuscito a partire nonostante il titolare da circa due mesi cerchi di avere il collegamento. Mi posso immaginare quelli in cui il gestore non è neanche informato della novità» la testimonianza di Luca D’Angelo.
E l’impressione è che il grosso del lavoro dei provider sia ancora quasi tutto da svolgere. E i primi dati di ieri sono sostanzialmente in linea, anzi migliori (una trio di Milano ha passato i 9Omila euro di movimento), La Ferrari forse c’è, ma bisogna metterla a punto e magari saperla guidare...