GALOPPO DOC CON IL GP MILANO E LE OAKS Tanta Germania e poco Dettori a San Siro
MATTEO PIERELLI MILANO OTanta Germania, poco Dettori. La connection Peter Schiergen-Andrasch Starke si prende sia il Milano con Quijano, sia le Oaks con Goose Bay lasciando agli altri solo le briciole, in una giornata caratterizzata dal maltempo che tiene lontano il grande pubblico. Frankie arriva a San Siro scortato da papà Gianfranco, abbraccia e bacia tutti, ma stavolta in pista non fa il miracolo e alla fine chiude la giornata con un terzo nell’Italia, un quarto nelle Oaks e un quinto nel Milano. Una reale chance di vincere ce l’aveva solo nelle Oaks, ma con la sua Prebyterian Nun parte nelle retrovie, mentre Goose Bay si sistema terza a ridosso di Melody Break e Gerika. All’ingresso in retta Dettori cerca la risalita, ma Goose Bay ai 400 finali sposta, passa e si distacca da campionessa davanti a Counterclaim, Dancing Abbie e Prebyterian Nun. Molto deludenti le nostre, la prima delle quali è Gerika, quinta. «Sono partito un po’ indietro — dice Frankie — e poi era difficile recuperare. Non so se i 2200 metri sono la sua distanza, più di così non si poteva fare». Anche nel Milano c’era poco da fare contro Quijano. Il tedesco, favorito a 7/10, aveva un curriculum nettamente superiore agli avversari e lo ha confermato in pista, anche se un ottimo Voilà Ici gli è finito a una sola lunghezza, con Gimmy terzo dopo aver tentato la fuga. Dettori solo quinto a bordo di Permesso: «Ero in difficoltà già in curva, il cavallo stava bene ma il terreno forse non era il suo». Raggiante, invece, Peter Schiergen: «Quijano fatica un po’ a impegnarsi, è pigro e finché non gli arriva vicino un avversario tende a deconcentrarsi. Però sinceramente non ho mai avuto paura di perdere. Ora tenterà il bis nel GP Von Baden, poi farà il Canadian International prima di andare a Hong Kong a dicembre. Il prossimo obiettivo di Goose Bay, invece, sono le Oaks tedesche del 3 agosto a Dusseldorf».
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