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La Gazzetta dello Sport: Lo stallone gay ora ne ama due al giorno (11.6.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 17/6/2008
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Dal Giappone agli Usa una storia unica

Lo stallone gay ora ne ama due al giorno

Cura psicologica e ormonale, War Emblem ora non rifiuta più le giumente

MICHELE FERRANTE
Il prodigio sfiorato col povero Barbaro si è materializzato sugli ormoni addormentati di War Emblem, il primo stallone gay del galoppo. Gay o perlomeno insensibile al fascino femminile, senza eccezioni dal 2006 a qualche giorno fa, quando l’ex campione americano ha ripreso ad amare follemente anche 2 fattrici al giorno.
Barbaro Il New Bolton Center di Kennett Square (Pennsylvania) è il teatro della redenzione di War Emblem, così come era stato quello del disperato tentativo di ricomporre, senza irreparabili effetti collaterali, il posteriore destro di Barbaro esploso dopo la sgabbiata delle Preakness 2006 a Baltimora: 27 viti nelle ossa frantumate e 8 mesi di speranze annegate dentro la siringa della dolce morte, il 29 gennaio 2007.
War La storia di War Emblem ha contorni meno drammatici, ma ugualmente significativi. Nel 2002 quel cavallo nero come il carbone era diventato quasi immortale: Kentucky Derby e Preakness Stakes dominate e un rigore a porta vuota nelle Belmont di New York, per diventare l’undicesimo eroe della Triplice Corona che, puntualmente (chiedete a Big Brown, ultimo sabato) si rivelò maledetta. Dopo 100 metri, War Emblem era già fuori corsa per un inciampone all’uscita della gabbia, ma le sue precedenti imprese indussero la famiglia Yoshida a sborsare 18 milioni di dollari per farlo diventare stallone in Giappone. Ovviamente non sapevano in che razza di guaio si stavano cacciando. Dal 2004 fino al termine del 2007 War Emblem avrebbe potuto amare qualcosa come 500 fattrici e ottenere un numero di eredi poco inferiore. Invece, buio pesto, dopo una prima stagione (2004, nascite nel 2005) da 34 eredi. Per convincerlo sono arrivati a mettergli davanti una decina di giumente, alte e basse, magre e grasse, bionde o more. Salvo eccezioni di poco superiori alle dita di una mano, il morello non ne ha voluto più sapere, meritandosi il titolo di primo stallone gay al mondo con soli 40 figli in 4 anni e 450 femmine rifiutate con sdegno.
Prodigio In Giappone si sono arresi a fine 2007, cambiando però idea qualche mese fa dopo l’esplosione di Shonan Alba, uno dei 40 venuti al mondo. Ritorno in America e ultimo tentativo al New Bolton Center, dove hanno agito su due fronti: da una parte assecondando le abitudini di War Emblem, per scoprire nel suo prospetto emotivo spiragli che consentissero di restituirgli gli stimoli morti o assopiti. Dall’altra un gigantesco bombardamento ormonale. Difficile capire quale delle terapie sia stata decisiva, sta di fatto che War Emblem è ormai solo l’ex unico stallone gay, o presunto tale.

 
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