Tre corner e un rigore In giro per i corner
Tre corner e un rigore. No, non stiamo giocando a pallone all’oratorio, ma toccando con mano la situazione della rete dei “corner” nel primo giorno dei “due campi”. Situazione che, ovviamente, si presenta abbastanza confusa, ma con una certezza: la comunicazione della novità non c’è stata. E i provider più di ogni altro hanno dato l’idea di presentarsi tutto sommato impreparati ai nuovo modo di operare. Fatto reso chiaro anche dai grossi problemi di software, soprattutto di visualizzazione delle quote, che hanno colpito le Match-Point domenica in occasione dell’appuntamento con l’ippica Internazionale del Gran Premio di Milano. Il giro dei tre corner parte da un punto “ippico” Match Point, quello gestito dal signor Ernesto in Via delle Ande a Milano. Zona popolare, ma corner decisamente forte. «Qui abbiamo tanti giocatori e produciamo volumi importanti. Anche in passato facevamo 3000 colonne alla settimana con il Totip... Abbiamo atteso tanto questa iniziativa e finalmente è arrivata, anche se evidentemente c’è ancora tanto da mettere a posto. Le informazioni le abbiamo avute leggendò il vostro giornale. Sisal ci ha garantito che ora tutto è a posto e speriamo funzioni...». Ci sono una decina di persone nel bar e tutte arrivano a guardare la Tris proiettata su un grande schermo al quale è demandata anche la visualizzazione delle quote eventuali, visto che non vi sono monitor dedicati. «Vogliamo far vedere bene le corse alla gente e aspettiamo quando ci saranno campi più interessanti, come Milano o Varese. I nostri clienti ci hanno chiesto anche se potevano giocare i piazzati, ma per ora di quello non si parla». Passa la Tris, trasmessa da Sisal Tv. Nessuno l’ha azzeccata, ma nel bar di via delle Ande c’è la voglia di spingere parecchio. «Sperando che adesso le macchine passino alla prossima corsa in automatico, perché questo era il problema e i tecnici in questo periodo sono sembrati abbastanza confusi... Comunque speriamo vada a posto tutto presto. Adesso ci sono le serali e quindi le corse non possono essere granché. Noi comunque siamo aperti tutta l’estate e confidiamo molto. E poi a settembre ci saranno gli ippodromi top e le corse più belle..». Da un corner all’altro, da un provider all’altro. Su Milano piove a dirotto e questo evidentemente non aiuta, soprattutto se il punto vendita non è un bar, ma una tabaccheria con annesso punto gioco “sportivo”. Stavolta l’indirizzo è via Natta, le insegne sono quelle di Snai e all’interno ci sono solo la ragazza al banco e una signora incollata all’immancabile slot-Machine. La televisione è spenta, ma qui ci sono due monitor che diffondono le quote eventuali della corsa in partenza e quelle definitive della prova appena conclusa. «Funziona tutto, ma nessuno sapeva quello che stava succedendo, I nostri clienti hanno letto qualcosa sul giornale, ma sono arrivati qui chiedendo su quali corse si poteva giocare e molti hanno faticato a capire quali fossero le Tris». Sono tutte Tris in realtà, anche se la prima e l’ultima sono ancora le vecchie Tris... «Ma bisognava spiegarlo alla gente, che è apparsa poco informata». Ma se volessimo giocare adesso su una corsa dell’ippica nazionale? «Proviamo... No, in questo momento ho le macchine bloccate. Non capisco perché. Comunque finora tutto aveva funzionato bene». Ultimo corner, tocca all’altra delle “big three”, ovvero Lottomatica, rappresentata dal punto vendita di viale Certosa, un ampio bar nel quale ci sono tutti i cartelloni relativi alle scommesse sul calck e delle slot machines, ma dell’ippica neanche l’ombra. Tanto che il titolare, indaffarato fra un multiplo sugli europei e il pagamento di una bolletta, sembra cadere dalle nuvole. Ma se volessimo giocare una delle corse in palinsesto? «Se vuole giocare la Tris gliela gioco, ma del resto non so nulla. lo non me ne intendo...». Ma come, non sapeva che da oggi le Tris sono più di due. «Mah, non saprei. Se vuole cerco nel terminale la lista dei palinsesti e glielo dico. Da Lottomatica nessuno mi ha detto nulla, quindi oggi io ho giocato solo le Tris a chi me la chiedeva...». Tre corner e un rigore. Fine di un giro esplorativo che ha evidenziato come la partenza dell’iniziativa, a parte l’eccezione del bar di via delle Ande, frequentato da ippici e gestito da un appassionato, sia passata praticamente sotto silenzio. E non solo per colpa del solito “governo ladro”, ma anche e soprattutto per lo scorso supporto offerto dai provider in questa fase di partenza, visto che le comunicazioni con i punti vendita sono state limitate o addirittura assenti come quella nel caso di Better. I problemi ci sono e ci saranno (sembra che anche molti ippodromi non siano in realtà pronti, quindi senza la possibilità di giocare sul campo nonostante avessero assicurato qualche settimana fa che non c’erano problemi) e andranno risolti passo dopo passo. Ma almeno in qualche corner l’iniziativa ha riscosso successo. E questo può essere di buon auspicio per il futuro. Per quanto riguarda l’aspetto strettamente economico del primo giorno, i dati delle prime corse propongono una Tris (quella ex del caffé o ora del the visto che si è corsa alle 17.30) da 397mila euro, una da 61 mila, una da 71mila e una da 68mila. Domani analizzeremo i movimenti nel complesso, sommandoli a quelli delle scommesse ordinarie per avere un riscontro complessivo.
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