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Lo Sportsman: Capannelle futuro con energia (10.6.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 10/6/2008
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BILANCIO DI CAPANNELLE
Primavera da analizzare

Dati positivi dal gioco esterno e anche dall'affluenza di pubblico, negativi anche se non drammatici per quanto riguarda il gioco interno. Si chiude la stagione di primavera alle Capannelle ed è quindi il tempo dei bilanci e naturalmente anche delle prospettive a media e lungo termine dell'ippodromo.

Capannelle futuro con energia

MARIO BERARDELLI ROMA
«Il rapporto con il Comune di Roma, che come è noto è il proprietario delle Capannelle, è ora stabilizzato e irrevocabile», Il punto fermo sulla situazione è di Enzo Mei, il presidente della Società Gestione Capannelle che poi chiosa... «Ora che la Giunta è stata formata dobbiamo colloquiare, Bisogna stabilire la nuova data di avvio del rapporto. Noi abbiamo già investito nella pista allweather e nell’impianto di illuminazione, vogliamo continuare».
Peccato si sia perso così tanto tempo. Esistono a suo awiso priorità negli interventi? «Ovviamente. Credo che al primo punto, prima che me lo suggeriate voi, ci siano quelli verso le strutture che riguardano i cavalli e gli uomini di cavalli. Sono al primo posto per forza, è lì che dobbiamo concentrare gli sforzi, il settore credo attenda un chiaro atteggiamento da parte nostra. Ho però anche un sogno cui ho fatto cenno più volte: quello di riuscire, alle Capannelle, a produrre energia rinnovabile con il sistema fotovoltalco evitando così lo smaltimento dei rifiuti, anzi ottimiuandolo. Abbiamo una ipotesi di progetto avanzato da inserire nel territorio».
Il momento è dunque importante, nei prossimi mesi si dedderà molto del futuro delle Capannelle e ci sono le premesse perché sia significativo. Dipenderà dagli Enti di riferimento ma la situazione sembra più chiara, normalizzata, e di nuovo torna il momento di agire. Le idee in proposito non mancano... «Capannelle deve guardare anche al di là di se stessa e proiettarsi nel contesto dei la città e delle sue istituzioni — prosegue il presidente —. Noi dovremmo essere pronti a sviluppare anche iniziative che possano fare delle Capannef te un polo di interesse. Penso sempre che sarebbe giusto continuare nell’idea di costituire alle Capannelle un centro dì recupero di cavalli sportivi, una scuola per praticare l’ippoterapia, Tanto più sapremo aprirci, tanto più saremo compresi. Per questo, e lo dico con orgoglio, ho sempre cercato cli mantenere vivo il collegamento con il mondo che ci circonda. Abbiamo appena avuto a Piazza di Siena un momento di grande visibilità, uno sforzo notevole ripagato e il fu rouge della nostra apertura anche culturale verso l’esterno ci ha portato idealmente e praticamente nella Casa del Cinema per la Mostra a Cavallo di maggio che come Piazza di Siena è in una zona, Villa Borghese, viva e centrale di Roma. Proprio lì esiste una terza opportunità per Capannelle di essere presente, il Galoppatoio che non vive un momento degno del suo passato e del suo status e che noi vorremmo recuperare, un patrimonio di cultura per la nostra città. Sarebbe bello farsi promotori di un suo recupero, non da soli ma coinvolgenclo ovviamente le Istituzioni. Abbiamo fatto un grande e coraggioso sforzo di comunicazione, anche in momenti di estrema incertezza, ne sono orgoglioso perché ci ha permesso di cellegarci realmente con la società che ci circonda, così adesso possiamo contare su sponsor di assoluto prestigio e valenza sociale e
questa apertura deve portare a far vivere le Capannelle anche ad altre larghe fasce di utenti. Come avverrà, oltre che cori Fiesta, in estate anche con la serie di straordinari concerti di alto livello in programma».
Il Presidente guarda oltre i confini, intanto il primo semestre di tatto se n’è andato, restano da gestire quattro serate in notturna che sono soprattutto un’opportunità proprio per cercare di verificare e rendere praticabile la conrtection con la città grazie a un’offerta differente, In giugno dii sera, clima permettendo, si può anche fare delle Capannelle una mèta, per quattro sere. «È quello che cercheremo proprio di fare - la parola paassa adesso a Elio Pautasso, che gwverna il transatlantico tutti i giorni -. Quattro serate sono come dite voi un’opportunità che vorremmo cogliere appieno. Con iniziative di vario genere, puntando a coinvolgere quanta più gente possibile proprio per provare a fare delle Capannelle un punto di riferimento. Come è nella nostra tradizione».
Dopo cinque mesi pieni e ininterrotti, si può anche fare il punto... «Guarcilo i numeri. Sono soddisfatto, ma non del tutto. Con orgoglio registrro che le Capannelle sono riuscite ancora una volta ad intercettare l’interesse degli appassionati e marcare un segno più sul movimentto del gioco esterno, in controtendenza con il trend nazionale e su un'annata precedente già caratterizzzata da un aumento. Questo significa che le corse delle Capannelle interessano. Non è facile viaggiare in progresso in questo momento dell'ippica. Segniamo invece un calo sul movimento di gioco sul campo, e nonostante i dati sull’affluenza degli spettatori siano incoraggianti e in crescita. Purtroppo in alcune giornate chiave il tempo ci ha voltato le spalle».
Il Derby-day forse è stato il momento, la giornata più rosa per le Capannelle... «Sotto alcuni punti di vista certamente si, anche se, come ripeto, in diverse date canoniche (Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio) il nostro ippodromo davvero è mèta tradizionale di tantissirna gente. Certo, il Derby day è un’altra cosa, è davvero sentito dalla città, che vuole esserci. Noi sappiamo accoglierla con tutta una serie di iniziative che ci fanno davvero stringere sempre di più il cordone ombelicale che ci lega a Roma. Quel giorno, tempo ideale incerto compreso, tutto è andato bene e sono contento che sia stato anche apprezzato lo sforzo che abbiamo sostenuto, non indifferente, per consentire una completa copertura televisiva».
Dal punto di vista cnico certamente non sono maneati gli scambi di opinioni, il Derby a 2200... «Se ne è ampiamente discusso sui media ed è giusto che sia così. Condivido l’analisi secondo la quale le nostre corse per anziani, perso al Repubblica, al Lydia Tesio e l Roma, sono autenticamente traguardi di vertice anche per cavalli esri di ottimo livello mentre è più difficile intercettare presenze straniere nelle corse per i 3 anni, almenopra come ora. Parlando del Derby, penso che se si è fatta una scelta ,quella dei 2200, sia anche il caso di insistere per verificare con il tempo necessario se sia stata buona, Creda che, quanto allo status, sarà difficile mantenere quello di gruppo 1, n- non è detta l’ultima parola. Allargando il discorso non mi dispiacerebbe l’idea di correre in pista grande, avremmo una corsa più severa e selettiva».
Il Derby day e tutto tiò che lo ha circondato ha fatto sorridere lietamente, forse sette giorni dopo un altro pomeriggio cone quello del flepubblica ha pagato uno scotto. «Sì, ma penso e spero che sia dovuto principalmente al fatto che in quella stessa domenica e nello stesso momento il campionato di calcio viveva un epilogo che credo abbia distolto gran parte deiratterizione verso qualsiasi altro evento».
La pista in erba ha retto bene. «Di più. Con orgoglio posso dire che è stata sempre perfetta e ha ripagato i nostri sforzi degli ultimi anni tanto nella sua manutenzione quanto nel dar vita a quella all weather che per il numero di giornate e di corse che sosteniamo è indispensabile. Noi ora raccogliamo i frutti di questo investimento. Per noi al primo posto, anche culturalmente, c’è il proposito di mantenere perfetta la pista in erba, e lo si può fare grazie all’utilizzo di quella all weather anche se qualcuno non è d’accordo ma poi apprezza lo stato della pista di selezione. Adesso le piste andranno a riposo e saranno trattate come ogni estate, a Ciampino abbiamo già iniziato. Noi non dimentichiamo mai che il primo nostro interesse è quello delle strutture per i cavalli, le piste ma anche le scuderie dove cercheremo di realizzare diversi interventi. Parallelamente, diamo vita a una serie di iniziative che forse possono non essere nelle corde di un ippico ma che sono invece sinergiche alla nostra attività e sono molto gradite dal pubblico. Con affetto e gratitudine ringrazio tutto il nostro staff interno ed esterno per il grande lavoro svolto».
Con il Comune la situazione è definita, anche se occorre dialogare. E con l’Unire «Bisogna definire le convenzioni tra Ente e Società di corse, strumento indispensabile per poter agire concretamente e realizzare i compiti che ci sono assegnati. Speriamo davvero che anche questa questione trovi presto una soluzione soddisfacente. A questo proposito inutile aggiungere che io credo nella piena collaborazione con ogni componente del settore, abbiamo un traguardo comune da raggiungere e chiaramente, come sempre, siamo a disposizione per un sereno e produttivo confronto e dialogo con le categorie degli operatori».

 
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