Crisi irreversibile: il prelievo rispetto al 2007 cala di 19 milioni
Scommesse, caduta libera
di Mario Viggiani ROMA - Maggio è finito e l’ippica italiana continua nella sua lenta ma progressiva, inarrestabile eutanasia. Oggi è in programma anche un incontro plenario, all’Unire, con i rappresentanti dell’ente ippico (ma “ente” sta per qualcosa o qualcuno che è e quindi fa, in questo caso invece...) a confronto con la varie categorie e i gestori di ippodromi e di scommesse, ma le chiacchiere stanno a zero. Contano solo i numeri, e quelli, impietosi, dicono che a tutto lunedì scorso ci sono un -6,10% per le scommesse ordinarie, un -18,25% per la Tris, un -30,64% per il Quarté e un -18,97% per il Quinté. Tutti segni meno e anche decisamente rilevanti, che corrispondono a un prelievo (ovvero la cifra destinata al montepremi ippico) di quasi 19 milioni in meno rispetto al periodo corrispondente del 2007 (155 milioni contro 174). Questo vuol dire che per pareggiare gli obiettivi di bilancio per il 2008 nei restanti sette mesi dell’anno bisognerebbe guadagnare ben 44 milioni rispetto al 2007. Im-pos-si-bile!!! Qualcuno, anche più di qualcuno purtroppo, va ancora appresso al fantasma dei due convegni da aggiungere ogni giorno nei famigerati corner alle due agonizzanti Tris quotidiane, ma proprio viene difficile attaccarsi a un fantasma. Innanzitutto perchè il “pubblico” dei corner non è lo stesso delle agenzie, o al massimo raccoglierà una parte di quello, e poi perchè questi corner, col periodo estivo ormai alle porte, saranno legati ai loro sacrosanti orari stagionali.
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