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Lo Sportsman: BELLEIdee: Informiamo che scommette (30.5.08)  
Autore: roberto
Pubblicato: 3/6/2008
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BELLEIdee

L’OPINIONE DI ENRICO

Informiamo
chi scommette

Ho letto con attenzione l’articolo pubblicato ieri in prima pagina e quello che sostiene Domenico Deci sulla necessità di tutelare al massimo gli scommettitori. Sono pienamente d’accordo su questo punto, perché i giocatori sono quelli che mettono i loro soldi nel sistema e che quindi meritano di essere considerati i veri nostri “clienti” e quindi di avere tutte le attenzioni possibili. Partiamo ad esempio dal caso della dichiarazione dei ferri. Sono anni che sostengo che, così come nelle Tris, i giocatori debbano essere informati dell’assetto con il quale i cavalli scendono in pista. E voglio spiegare bene perché. Un cavallo senza ferri generalmente va più forte e se non succede è solo perché non possono correre sferrati per problemi vari. Inoltre c’è il fatto che i cavalli non possono correre sempre senza i ferri, in quanto con le piste dure ed esasperate di oggi la suola” del piede comincia ad assotigliarsi e quindi bisogna usare i ferri come protezione. Insomma le condizioni cambiano radicalmente di volta in volta e l’indicazione sulle prestazioni diventa fondamentale per effettuare un’analisi da parte dei giocatori, Insomma cominciamo presto a dichiarare l’assetto dei cavalli: sarà un passo avanti importante per tutti.
In merito al problema delle inversioni di forma, anche questo va affrontato e vanno spiegate alcune cose. Oggi le corse sono assolutamente esasperate e le prestazioni dipendono da tanti fattori. Si va velocissimi e il numero e la tattica di corsa diventano fondamentali. Oltretutto molti cavalli hanno uno schema di corsa ben preciso e definito. Non è quindi facile per i Giudici intervenire e chiedere spiegazioni, anche se rimango convinto che i Giudici debbano arrivare alla corse preparati, nel senso che dovrebbero conoscere i cavalli che corrono nella giornata a menadito, studiando le prestazioni e guardando i filmati per capirne le caratteristiche. Trovo giusto che le spiegazioni dei driver su presunte inversioni di forma vengano comunicate anche al pubblico, che così potrebbe avere indicazioni in più. Faccio un esempio che mi riguarda. La scorsa settimana a Roma ho vinto con un mio allievo da 1.13.2. Era un cavallo poco vincente, che non gira un metro al largo e non deve correre da protagonista. Partivamo dall’otto e mi sono buttato ultimo in corda rimanendo allo steccato fino all’utlimo. Poi quando l’ho spostato in arrivo è partito come una fucilata, Il Presidente di giuria mi ha chiamato e gli ho detto che questo cavallo non può correre da protagonista, che con lui devi correre subendo anche a costo di fare brutta figura. Adesso, in base a quella prestazione, la prossima volta la gente probabilmente Io giocherà e sarà magari il favorito, ma se la corsa non dovesse venire a puntino o fosse costretto a correre da protagonista magari non potrà ripetere l’exploit. Ecco, i giocatori dovrebbero avere la possibilità di conoscere queste spiegazioni per elaborare le loro scommesse. Così facendo oltretutto si eliminerebbero tanti sospetti e forse qualcuno tornerebbe a scommettere.
Si tratta forse di piccole cose di fronte ai grandi problemi dell’ippica. Ma se non cominciamo noi e l’Unire a guardare ai nostri clienti cosa faremo quando questi non ci saranno più? E da anni stanno scappando proprio perché non sono più tutelati.

 
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